giovedì 23 aprile 2020

Verso l'ok ai primi spostamenti Conte avverte: «Non è un liberi tutti»



Un primo allentamento del lockdown: il ritorno al lavoro di 2,7 milioni di lavoratori e una maggiore facilità per tutti di uscire da casa e muoversi, anche fuori dal proprio Comune. Ecco la fase 2 che dal 4 maggio detterà agli italiani nuove regole per convivere con il Coronavirus. Non riapriranno tutte le attività a maggio: «Non è un liberi tutti», avverte Conte. Ma un primo segnale si vedrà il 27 aprile, quando verranno sbloccati altri codici Ateco, ossia si permetterà a singoli settori produttivi di ripartire. Più lentamente, a maggio, apriranno negozi (forse l'11), bar e ristoranti (il 18?), ma è possibile un primo allentamento per consentire di vendere prodotti da asporto. Più cautela per cultura e turismo: partiranno con più lentezza e regole stringenti.

Spostamento tra Comuni Il quadro si definirà meglio entro il weekend: dovrebbe esserci il via libera alle corse da soli lontano da casa, la possibilità, con mascherine, di andare a trovare i parenti o nelle seconde case nelle stessi regioni. Sarà possibile, quindi, muoversi all'interno della Sardegna. Ma è chiaro fin d'ora che resteranno limiti alla mobilità tra le regioni e anche alcune "aree rosse", visto che gli esperti suggeriscono di condizionare le aperture alla tenuta della sanità nei singoli territori.

La task force Vittorio Colao illustra il lavoro della sua task force al premier Giuseppe Conte, ai ministri, i commissari all'emergenza e alcuni esponenti del comitato tecnico scientifico. Poi il premier, avvertendo che si procederà con «massima cautela, allentando e non stravolgendo» le regole, vede sindacati e imprese ed enti locali per condividere le linee guida.

Il nuovo Dpcm Le indicazioni dei due comitati saranno infatti la base per le decisioni che Conte tradurrà in un nuovo Dpcm in vigore dal 4 maggio, mentre le eccezioni dal 27 aprile per la riapertura di singole attività saranno autorizzate con decreto dei ministri dello Sviluppo economico e dell'Economia: potrebbe trattarsi di singoli comparti come la produzione di macchinari per l'agricoltura o per l'industria. Ma l'Ance spinge anche per un parziale riavvio di cantieri, magari per effettuare lavori di messa in sicurezza. Il primo step è far partire manifattura, costruzioni e servizi: secondo le stime tornerebbero al lavoro non più di 2,7 milioni di persone. Sarà incentivato un forte uso dello smart working.

Suggerimenti. La task force suggerisce di tenere a casa chi è in condizioni di salute precarie e chi ha più di 60 anni. Ma sul punto Conte frena: molti over 60 lavorano nella sanità e negli alimentari. La task force propone poi non solo un piano di comunicazione e sensibilizzazione ma anche un monitoraggio e prevenzione del rischio psicologico e sociale. Mentre sulla scuola e le famiglie vengono incentivate specifiche misure ma ancora non si entra nel dettaglio.

Mascherine in città Il comitato tecnico scientifico definirà una serie di indicatori, in base ad andamento del contagio, adeguatezza del sistema sanitario locale e disponibilità di dispositivi di protezione individuale, sulla base dei quali potrebbero essere limitate le aperture in singole Regioni o aree rosse interne alle Regioni, nelle quali potrebbe proseguire il lockdown. Per andare al lavoro, numeri limitati e file distanziate per accedere a metro e bus, si incentiveranno mezzi privati, bici, scooter, trasporti aziendali. Ci saranno ispezioni per verificare che nelle aziende siano rispettati i protocolli su distanze, turni e orari.

Nel prossimi giorni si preciseranno le misure per trasporti e logistica ma anche in un nuovo incontro con i sindacati sui protocolli di sicurezza, anche sugli orari di lavoro. Nelle città ci si muoverà con mascherine e partirà l'app per monitorare i contagi: una nuova normalità, senza per ora palestre e discoteche. Con un'avvertenza, dove risalirà il contagio, potrebbe essere di nuovo chiuso tutto.

Incontro con Mattarella Il presidente della Repubblica si augura che al Consiglio europeo di domani si concretizzi quella solidarietà europea necessaria per una ripartenza economica e sociale. È quanto è emerso dall'incontro odierno tra il presidente Sergio Mattarella e il premier Giuseppe Conte, Un colloquio dedicato a fare il punto sullo stato delle trattative tra i Paesi dell'Unione europea per fornire risposte ai cittadini sull'emergenza coronavirus.

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Federico Marini
skype: federico1970ca


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