lunedì 13 aprile 2020

Salva imprese, pronto pacchetto di 200 milioni



Il maxi disegno di legge salva imprese è pronta. Lo schema è stato messo a punto dalla Giunta in una riunione durata quattro ore. Giovedì dovrebbe essere approvato. Il testo è ancora secretato: i particolari si conosceranno solo oggi. Una certezza comunque c'è: è stata definita la procedura per trasferire ai Comuni i 120 milioni della legge salva famiglie, approvata in settimana dal Consiglio, e anche i criteri di assegnazione ai beneficiari degli 800 euro per due mesi. I contributi dovrebbero essere erogati a metà della prossima settimana.

Il pacchetto. Le indiscrezioni fanno sapere che il governatore Christian Solinas e l'assessore al bilancio, Giuseppe Fasolino, avrebbero messo in fila un bel po' di interventi finanziari, almeno quattro. L'ammontare del pacchetto? I milioni dovrebbero oscillare fra 150 e 200, recuperati attraverso un'altra manutenzione della Finanziaria 2020, l'utilizzo di fondi europei non ancora impegnati e altre entrate bloccate o sospese causa burocrazia. Dunque, sul tappeto non sarebbero stati messi di fatto soldi nuovi, ma solo "rimodulati", come dicono i contabili.

Comunque, al di là della provenienza, i milioni dovrebbero essere destinati a sostenere ancor di più l'accesso al credito delle imprese, una sessantina erano stati previsti a metà marzo, per permettere alle aziende di abbattere i costi fissi rimasti sul groppone nonostante la lunga chiusura. Altri interventi dovrebbero riguardare la possibilità di garantire prestiti mirati, intorno ai 7-10mila euro, per restituire liquidità a chi ha dovuto tenere le serrande abbassate. Sono però solo indiscrezioni: la presentazione ufficiale della maxi delibera avverrà solo oggi e da qui a giovedì ci saranno di sicuro altri aggiustamenti. Pacchetto agricoltura. La Giunta avrebbe sbloccato 90 milioni di fondi europei. Dovrebbero essere quelli sospesi nonostante la task force imposta mesi fa dal Consiglio regionale. I contributi saranno erogati anche se l'istruttoria non è conclusa.

Confronto con i sindacati. Prima della Giunta, Solinas s'è confrontato in videoconferenza con i segretari regionali di Cgil, Cisl, e Uil. «È indispensabile un piano di interventi calibrato sull'emergenza, ma anche uno di prospettiva per rilanciare l'economia nel segno dell'innovazione e della riqualificazione. Ma in entrambi i casi l'obiettivo è sempre lo stesso: nessun posto di lavoro dovrà essere messo in pericolo e anzi bisognerà incentivare le assunzioni», è stato l'esordio di Michele Carrus, Gavino Carta e Francesca Ticca.

Che poi hanno presentato le loro proposte: «La crisi di liquidità può trovare una risposta su due fronti: da una parte, sospendere i debiti finanziari in accordo con le banche, dall'altra, agevolare l'accesso al credito integrando le misure del Governo». Per Cgil Cisl e Uil «la Regione dovrà sostenere anche strumenti finanziari alternativi, ad esempio i mini bond, per favorire l'accesso delle imprese ai canali del risparmio privato». Infine, dovranno essere aumentati i finanziamenti per i cantieri Lavoras e il sussidio Reis.

Articolo tratto dalla “Nuova Sardegna” del 11.04.2020

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Federico Marini
skype: federico1970ca




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