venerdì 10 aprile 2020

Il Partito del cemento ha due mani libere di muoversi. Di Pier Franco Devias.




Insomma, nella vicenda dell'approvazione della colata di cemento mentre l'opinione pubblica è distratta dall'epidemia, ne stiamo vedendo delle belle. Prima scoppia un moto di indignazione generale, e allora l'assessore all'Urbanistica Sanna blocca subito tutto. Poi salta fuori che l'autorizzazione per la riqualificazione dell'hotel sulle dune di Piscinas e per la costruzione di un hotel di lusso sul mare di Castiadas, era già stata data preliminarmente nel 2017 a una ditta del nord Italia. Dalla giunta Pigliaru.

Infine Solinas si dice "irritato" per la procedura che a sua insaputa era stata messa in moto. Al che mi chiedo:


- Perchè in questa giunta l'assessore all'Urbanistica e il presidente vengono allegramente scavalcati dall'assessora al Lavoro, in qualità di vicegovernatrice, che firma delibere per costruire sul mare?


- Perchè, in piena epidemia, l'assessora ha tutta questa fretta di autorizzare colate di cemento di una società norditaliana motivandole come "preminente interesse generale"?


- Solinas normalmente sa quali dinamiche spingono i suoi assessori ad autorizzare colate di cemento, oppure "si irrita" solo quando scoppia il casino sui giornali?


- Il centrosinistra che ora fa baccano per la vicenda, prova un po’ di vergogna per essere stato lui ad avere autorizzato una colata di cemento sul mare in maniera altrettanto silenziosa nel 2017? Oppure tutto il problema è che le colate non si fanno con i virus?


In attesa di improbabili risposte a queste domande a me rimane solo la certezza che il braccio destro e il braccio sinistro sono le braccia dello stesso partito. Il Partito del Cemento, responsabile di tutti gli scempi ambientali, di tutte le speculazioni immobiliari, di tutte le colate di cemento compiute (o incompiute) sulla nostra terra. Davvero pensi che legandogli solo un braccio per volta quello smetta di mangiare?


Pier Franco Devias


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