mercoledì 22 aprile 2020

Contagi quasi fermi, ma in un solo giorno l'Isola piange 7 morti



Sette morti ieri in Sardegna, un uomo e sei donne, altri nomi che si aggiungono al triste registro dei lutti. Dopo tre giorni in cui il numero dei decessi per Covid-19 era rimasto fisso a 86, ieri è arrivata la mazzata: 93. E' il dato che, pur davanti a un costante calo del numero dei ricoverati e al progressivo aumento dei guariti, ci ricorda quanto è infido questo virus. Un altro dato, ieri i nuovi casi positivi sono stati registrati solo nell'area della Città Metropolitana di Cagliari: otto, che portano a 1.236 il numero dei contagiati nell'Isola dall'inizio dell'emergenza.

Il triste elenco I morti sono, come la quasi totalità dei casi, pazienti anziani e con più patologie. Cinque sono della provincia di Sassari: due donne di Ossi, 81 e 84 anni; una 90enne di Alghero, una 69enne di Sassari e un uomo di Porto Torres, di 78 anni. Nel Sud dell'Isola altre due donne morte: una 73enne di Teulada e una 88enne di Quartu.

Il bollettino Sono dunque 1.236 i casi di positività al virus Sars Cov-19 accertati finora in Sardegna: un numero che, viene puntualizzato nel bollettino dell'unità di crisi regionale, comprende ovviamente tutti i pazienti registrati dall'inizio dell'emergenza, casi che via via sono stati attribuiti alle varie caselle. Numeri solo sotto il profilo
epidemiologico, non serve neanche ricordarlo.

Dietro ogni numero una persona che soffre, una famiglia in pena. Sul totale dei 1.236 casi positivi registrati dall'inizio dell'epidemia, va detto che a oggi i guariti sono 306, mentre sono 837 coloro che attualmente combattono con l'infezione. Sul territorio, del totale dei positivi 226 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari (8 in più rispetto all'ultimo aggiornamento), 86 nel Sud Sardegna, 52 a Oristano, 74 a Nuoro, 798 a Sassari.

I pazienti In totale in Sardegna sono stati eseguiti 15.886 test, quasi seicento nella sola giornata di ieri: esami fatti prevalentemente negli ospedali (dove viene sottoposto a tampone il personale sanitario) e nelle case di riposo, laddove cioè si sono registrati moltissimi contagi. Per fortuna la maggioranza delle persone che hanno contratto il virus può stare a casa, non manifesta sintomi o ne ha di molto lievi: i pazienti in isolamento domiciliare sono 704. La quarantena dura in media due settimane, poi si procede alla valutazione col tampone per capire se si è diventati negativi. I pazienti ricoverati in ospedale sono invece 133, di cui 21 in terapia intensiva.

Il decorso positivo. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 257 pazienti guariti (15 in più rispetto al dato precedente), più altri 49 guariti clinicamente. Il primo dato è quello più importante perché indica il numero di coloro che hanno superato l'infezione e, sottoposti a due tamponi a distanza di almeno 24 ore l'uno dall'altro, sono risultati negativi. Chi, invece, è clinicamente guarito ha superato i sintomi della malattia che, abbiamo visto, possono essere molto severi tanto da costringere al ricovero in terapia intensiva. Questi pazienti dunque hanno superato la fase più acuta della malattia ma non l'esito dei due tamponi.

( p.s.)
Articolo tratto da “La Nuova Sardegna” del 22.04.2020


-----------------
Federico Marini
skype: federico1970ca

Nessun commento:

Posta un commento