venerdì 3 aprile 2020

Cercare la misura anche nei piccoli paesi. Di Maurizio Onnis




La circolare del Ministero dell’Interno di ieri, quella tanto discussa sulle passeggiate di genitori e figli, contiene finalmente, anche se un po’ nascosta, un’osservazione sensata. Dice infatti, in relazione agli spostamenti e all’«esigenza di prevenire e ridurre la propagazione del contagio» da coronavirus, che servono comunque «valutazioni ponderate rispetto alla specificità delle situazioni concrete». In altre parole, non si può tagliare tutto con l’accetta.

La legge dice, alla lettera: restate a casa. Io preferisco perseguire lo spirito della legge, secondo cui non dobbiamo contagiare né essere contagiati. Questo significa che non fermerò chi s’immerge nei boschi per una passeggiata solitaria, evitando le strade del paese, anche se non è proprio in prossimità di casa sua. Mentre fermerò e rimanderò indietro chi, con giustificazioni formalmente corrette (la farmacia, la spesa, la posta), passa il tempo a bighellonare per strada. Chiuderò un occhio con chi ha davvero bisogno di risparmiare e per questo cerca, una volta alla settimana, il discount nella cittadina vicina.

Non lo chiuderò con chi sa di stare bene e cerca nella spesa solo il pretesto per un giro in macchina. Come ho sempre detto, chiedo e pretendo dai cittadini di Villanovaforru che si comportino con intelligenza, che usino con accortezza la loro libertà. Non voglio che si sentano trattati come idioti incapaci di scegliere. Primo, perché non lo sono. Secondo, perché livellare tutto e tutti è l’atteggiamento più comodo per il Potere, che invece ha, pure lui, la responsabilità di discernere.

Terzo, perché un rapporto basato quasi solo sull’imposizione finisce per produrre comunità politicamente immature, che generano poi un ceto dirigente a sua volta immaturo e impreparato ad affrontare la realtà. Non sto cercando o chiedendo un allentamento dei vincoli. E quanto al ritorno alle nostre vecchie abitudini: più graduale sarà, meglio sarà. Dobbiamo assolutamente evitare di ammalarci. Lo affermo io per primo, che da sindaco vivo nel timore di fronteggiare a Villanovaforru la positività da coronavirus. Sto dicendo però che nei nostri piccoli o piccolissimi paesi anche i vincoli possono essere vissuti con misura. È un equilibrio difficile da trovare, ma sento di doverlo alla mia comunità.

Maurizio Onnis

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