Tra
qualche giorno riassaggeremo un pezzetto di libertà. Sarà poca ma ci si dovrà
accontentare. Non è scontato che la Regione Sardegna applicherà le misure del
decreto che il presidente del Consiglio dei ministri si appresta a
varare, ma se lo farà potremo passeggiare anche lontano da casa, fare sport
individuali all'aperto (e andare in bici ma non in gruppo, forse
giocare a tennis), spostarci da un Comune all'altro con la solita
autocertificazione, prendere un autobus con posti solo a sedere, andare
a comprare un libro, un quaderno o un vestito per nostro figlio.
Mascherine
e distanze Tutti dovremo avere le mascherine e osservare il distanziamento sociale
e non potremo formare gruppi di più di tre-quattro persone. Molti di noi potranno riprendere a lavorare nelle attività con un basso rischio di contagio ma gli orari di lavoro saranno organizzati in modo da non creare affollamenti nei mezzi di trasporto, nei negozi, nelle fabbriche e negli uffici.
Da un
comune all'altro Le decisioni formali sono attese entro due giorni perché le
regole in vigore scadono il 26 aprile. E se è certo che il Governo allenterà le
misure, nell'Isola nulla è scontato. Ci si potrà spostare da un Comune all'altro? Si potrà andare a trovare i genitori o il compagno? Si potrà andare a fare la spesa nel supermercato del comune vicino che è molto più conveniente della bottega sotto casa? Si potrà andare nella casa al mare? Oppure gli spostamenti saranno legati solo alle nuove riaperture? È probabile che le decisioni del governatore arriveranno all'ultimo istante, come è successo per l'ultima ordinanza.
Porti e
aeroporti. Sui parchi decideranno i sindaci e non è chiaro se il 4 maggio riapriranno
porti e aeroporti. Probabile, come anticipato dal presidente Christian Solinas,
un primo ampliamento del numero di voli autorizzati da Roma Fiumicino e Milano
Linate in modo da testare i sistemi di controllo sanitario e di
tracciamento dei passeggeri in arrivo. Un'ipotesi che la
Uiltrasporti non condivide: «Limitare il traffico aereo da e per
l'Isola ai soli voli di continuità territoriale rischierebbe di
condizionare ulteriormente la stagione turistica già fortemente
compromessa», osservano il segretario generale della Uiltrasporti
Sardegna William Zonca e la segretaria territoriale per il Nord
Sardegna Elisabetta Manca.
«Prorogare
la chiusura degli scali di Olbia e Alghero e lasciare lo scalo di Cagliari
aperto solo per pochi voli rischierebbe di aggravare i costi delle società di
gestione e pregiudicare l'occupazione nei tre
aeroporti. Peraltro la previsione di
un cordone sanitario direttamente all'arrivo sugli scali sardi e non alle partenze
permetterebbe di avere una pluralità di rotte in piena sicurezza».
Costi
economici Mentre si parla di ripresa degli spostamenti, diventa centrale anche il tema dei conti economici delle aziende di trasporto. Nessun vettore e nessuna società di gestione aeroportuale, a meno che non facciano lievitare i prezzi alla clientela, potranno sostenere il costo del crollo dei passeggeri.
Per questo la Faisa Cisal parla di «fragilità strutturali» del sistema. «Si spera che si prenda atto, così
come lo si sta facendo per la sanità
pubblica, che i settori vitali per i cittadini, come il trasporto
pubblico locale, non si possono far degradare, né con gestioni
fallimentari né tanto meno con tagli sistematici dei fondi
dedicati alla sua erogazione».
Zonca e Manca evidenziano le
criticità degli scali aeroportuali: «Nel momento in cui il Governo deciderà di
riaprire gli aeroporti nazionali bisognerà pensare ai criteri di sostenibilità
economica anche degli scali di Olbia e Alghero ma ora è necessario un
intervento immediato per Cagliari. Non vorremmo vederci costretti a dover
gestire situazioni di riduzione del personale su uno scalo che ha garantito finora
i servizi essenziali a tutta l'isola: sarebbe inconcepibile».
L'attesa
dei sindaci Molti sindaci non vedono l'ora di ricominciare. «Un rischio minimo
c'è sempre e non possiamo continuare così perché rischiamo di morire sani ma di
povertà», osserva da Muravera Marco Falchi. Oggi gli assessori al Turismo dei comuni dell'Isola si confronteranno sulla ripresa e auspicano una riapertura in sicurezza. I sardi che potranno ancora permettersi una vacanza aspettano l'occasione per godersi la loro isola.
Fabio
Manca
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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