venerdì 24 aprile 2020

Spostamenti, verso i primi via libera «Riaprire anche porti e aeroporti»



Tra qualche giorno riassaggeremo un pezzetto di libertà. Sarà poca ma ci si dovrà accontentare. Non è scontato che la Regione Sardegna applicherà le misure del decreto che il presidente del Consiglio dei ministri si appresta a varare, ma se lo farà potremo passeggiare anche lontano da casa, fare sport individuali all'aperto (e andare in bici ma non in gruppo, forse giocare a tennis), spostarci da un Comune all'altro con la solita autocertificazione, prendere un autobus con posti solo a sedere, andare a comprare un libro, un quaderno o un vestito per nostro figlio.

Mascherine e distanze Tutti dovremo avere le mascherine e osservare il distanziamento sociale e non potremo formare gruppi di più di tre-quattro persone. Molti di noi potranno riprendere a lavorare nelle attività con un basso rischio di contagio ma gli orari di lavoro saranno organizzati in modo da non creare affollamenti nei mezzi di trasporto, nei negozi, nelle fabbriche e negli uffici.

Da un comune all'altro Le decisioni formali sono attese entro due giorni perché le regole in vigore scadono il 26 aprile. E se è certo che il Governo allenterà le misure, nell'Isola nulla è scontato. Ci si potrà spostare da un Comune all'altro? Si potrà andare a trovare i genitori o il compagno? Si potrà andare a fare la spesa nel supermercato del comune vicino che è molto più conveniente della bottega sotto casa? Si potrà andare nella casa al mare? Oppure gli spostamenti saranno legati solo alle nuove riaperture? È probabile che le decisioni del governatore arriveranno all'ultimo istante, come è successo per l'ultima ordinanza.

Porti e aeroporti. Sui parchi decideranno i sindaci e non è chiaro se il 4 maggio riapriranno porti e aeroporti. Probabile, come anticipato dal presidente Christian Solinas, un primo ampliamento del numero di voli autorizzati da Roma Fiumicino e Milano Linate in modo da testare i sistemi di controllo sanitario e di tracciamento dei passeggeri in arrivo. Un'ipotesi che la Uiltrasporti non condivide: «Limitare il traffico aereo da e per l'Isola ai soli voli di continuità territoriale rischierebbe di condizionare ulteriormente la stagione turistica già fortemente compromessa», osservano il segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca e la segretaria territoriale per il Nord Sardegna Elisabetta Manca.

«Prorogare la chiusura degli scali di Olbia e Alghero e lasciare lo scalo di Cagliari aperto solo per pochi voli rischierebbe di aggravare i costi delle società di gestione e pregiudicare l'occupazione nei tre
aeroporti. Peraltro la previsione di un cordone sanitario direttamente all'arrivo sugli scali sardi e non alle partenze permetterebbe di avere una pluralità di rotte in piena sicurezza».

Costi economici Mentre si parla di ripresa degli spostamenti, diventa centrale anche il tema dei conti economici delle aziende di trasporto. Nessun vettore e nessuna società di gestione aeroportuale, a meno che non facciano lievitare i prezzi alla clientela, potranno sostenere il costo del crollo dei passeggeri.

Per questo la Faisa Cisal parla di «fragilità strutturali» del sistema. «Si spera che si prenda atto, così come lo si sta facendo per la sanità pubblica, che i settori vitali per i cittadini, come il trasporto pubblico locale, non si possono far degradare, né con gestioni fallimentari né tanto meno con tagli sistematici dei fondi dedicati alla sua erogazione».

Zonca e Manca evidenziano le criticità degli scali aeroportuali: «Nel momento in cui il Governo deciderà di riaprire gli aeroporti nazionali bisognerà pensare ai criteri di sostenibilità economica anche degli scali di Olbia e Alghero ma ora è necessario un intervento immediato per Cagliari. Non vorremmo vederci costretti a dover gestire situazioni di riduzione del personale su uno scalo che ha garantito finora i servizi essenziali a tutta l'isola: sarebbe inconcepibile».

L'attesa dei sindaci Molti sindaci non vedono l'ora di ricominciare. «Un rischio minimo c'è sempre e non possiamo continuare così perché rischiamo di morire sani ma di povertà», osserva da Muravera Marco Falchi. Oggi gli assessori al Turismo dei comuni dell'Isola si confronteranno sulla ripresa e auspicano una riapertura in sicurezza. I sardi che potranno ancora permettersi una vacanza aspettano l'occasione per godersi la loro isola.

Fabio Manca

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Federico Marini
skype: federico1970ca


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