All'ufficiale delle SS fu espressamente ordinato di proporre a Röhm l'alternativa del suicidio: recatosi alla prigione di Stadelheim, nella cella n. 474, dove il capo delle SA era rinchiuso dalla sera prima, gli lasciò una pistola con un solo colpo. Rientrato dopo dieci minuti, lo trovò ancora in vita e, dopo avergli detto «Röhm, si prepari», ordinò allo Sturmbannführer Michel Lippert di sparargli: questi eseguì l'ordine sparandogli al petto e Röhm cadde mormorando «Mein Führer»
martedì 30 giugno 2020
All'ufficiale delle SS fu espressamente ordinato di proporre a Röhm l'alternativa del suicidio: recatosi alla prigione di Stadelheim, nella cella n. 474, dove il capo delle SA era rinchiuso dalla sera prima, gli lasciò una pistola con un solo colpo. Rientrato dopo dieci minuti, lo trovò ancora in vita e, dopo avergli detto «Röhm, si prepari», ordinò allo Sturmbannführer Michel Lippert di sparargli: questi eseguì l'ordine sparandogli al petto e Röhm cadde mormorando «Mein Führer»
4 Luglio. Sbarca in Sardegna - MILLO e la sua arte - San Gavino M.le
siamo felicissimi e onorati per il dopo #covid19 di ospitare per la prima volta in Sardegna a San Gavino Monreale,
Millo, Francesco Camillo Giorgino, uno degli street artist italiani più conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Classe 1979, Millo nasce a Mesagne, una piccola città in provincia di Brindisi, poi si trasferisce a Pescara, dove vive tuttora. La passione per il disegno lo ha portato a strutturarsi come artista e a partecipare a numerosi Festival di street art.
La cultura non si ferma, San Gavino vuole continuare ad essere luogo di condivisione di emozioni, passioni, arte e cultura Per continuare a supportarci potete donare al seguente link:
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L'opera verrà realizzata in Via Pascoli, 12, (palazzina area)
https://goo.gl/maps/FCThaCAN6zzx9VwM9
Evento organizzato da Non solo "Murales di San Gavino Monreale Paese di Artisti" Associazione Culturale SKIZZO
Sa Battalla de Seddori. Di Francesco Casula.
Una data infausta insieme al 238 a.C. che segnò l’inizio dell’occupazione e del brutale dominio romano; al 1297, quando il papa Bonifacio VII, con la Bolla Licentia invadendi, infeudò del regno di Sardegna e Corsica, appositamente e arbitrariamente inventato, Giacomo II d’Aragona, invitandolo di fatto a invadere e occupare militarmente le Isole, cosa che puntualmente avverrà, almeno per la Sardegna; al 1820, quando furono emanati gli Editti delle Chiudende, che posero fine al millenario uso comunitario delle terre da parte di tutto il popolo, usurpate dai nuovi proprietari, in un ciclonico turbinio di inaudite illegalità, sopraffazioni e violenze; al 1847, quando con la Fusione perfetta, la Sardegna fu privata del suo Parlamento.
Il 30 giugno 1409 infatti presso Sanluri, si scontrarono l’esercito siculo-catalano-aragonese, guidato da Martino il giovane, Re di Sicilia e Infante di Aragona, e l’esercito sardo-giudicale, al comando di Guglielmo III visconte di Narbona, ultimo giudice-re del Giudicato d’Arborea, che fu battuto e disfatto in quella atroce battaglia. Finiva così la sovranità e l’indipendenza nazionale della Sardegna che, dopo cruente battaglie i Sardi-Arborensi, prima con Mariano IV e poi con la figlia Eleonora, erano riusciti ad affermare, prevalendo sui Catalano-Aragonesi e dunque riuscendo di fatto a ottenere il controllo su tutto il territorio sardo e coronando in tal modo il sogno, di unificare l’intera nazione sarda.
Ma ritorniamo alla battaglia di Sanluri: lo scontro finale cominciò all’alba di domenica 30 Giugno del 1409, (al alva de Domingo del mes de Junio: così infatti scrive negli Anales della Corona d’Aragona lo storico aragonese Geronimo Zurita); quando l’esercito siculo-catalano-aragonese, lasciato l’accampamento cominciò ad avanzare ordinatamente (con horden) fino a un miglio a sud est di Sanluri (Sent Luri).
Certamente fu dura e accanita. E, purtroppo, perdente per i Sardi.
La località, una collinetta subito dopo il bivio “Villa Santa” guardando verso Furtei, dove avvenne una vera e propria strage conserva ancora oggi, in lingua sarda, un nome sinistro e tristo: Su occidroxiu. Ovvero il mattatoio: dove insieme a migliaia di sardi fu “macellata” non solo la sovranità e l’indipendenza nazionale della Sardegna ma la stessa libertà dei Sardi.
lunedì 29 giugno 2020
Comunali, il test che spaventa i partiti
Il centrodestra intende replicare la squadra che ha vinto alle regionali quasi un anno e mezzo fa, il centrosinistra lavora per ribaltare quel risultato. Il Movimento Cinquestelle apre alle alleanze con liste civiche. Gli schieramenti si preparano ad affrontare le amministrative in 160 Comuni che saranno chiamati al voto probabilmente in autunno, almeno un mese dopo l'election day nazionale del 20 settembre nel quale, comunque, i sardi si esprimeranno per assegnare il collegio uninominale del Nord Sardegna per il Senato e sul referendum per il taglio dei parlamentari. Per motivi diversi, tutti i principali partiti e schieramenti sanno di non poter fallire la prima vera “rivincita” dopo le Regionali 2019
Roberto
Murgia
Articolo tratto da L’Unione Sarda del 29.06.2020
venerdì 26 giugno 2020
Carlo Felice e il dibattito sulla storia sarda. Di Ivan Monni.
Sassari, "Dibba" candidato, i Cinque stelle insistono.
giovedì 25 giugno 2020
26 Giugno. Maria Lai. Fame d'infinito
“All’essere umano non basta la terra sotto i piedi, non basta il sole sulla testa. L’uomo diventa adulto per realizzarsi oltre il proprio spazio e il proprio tempo”. Maria Lai
Arte da vedere, sentire, toccare: mai come in occasione del nuovo allestimento, le opere di Maria Lai attraverseranno ogni barriera fisica e intellettuale. Una mostra che è esperienza multisensoriale, concepita per favorire un nuovo approccio all’arte e nutrire la curiosità dei visitatori. Per soddisfare la nostra "Fame d’infinito", l’esposizione recupera il dialogo diretto con il pubblico dopo lo stop per l’emergenza sanitaria e la riapertura dell’istituzione museale, avvenuta un mese fa.
FAME D’INFINITO. La nuova esposizione aprirà al pubblico venerdì 26 giugno 2020, alle ore 15.00, negli spazi del museo fortemente voluto dall’artista ulassese, in piena sicurezza e nel rispetto delle indicazioni fornite dalle autorità preposte: ingressi contingentati (per un massimo di 10 persone alla volta) e mascherina obbligatoria.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Stazione dell'Arte con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Ulassai e della Fondazione di Sardegna. Curata da Davide Mariani, direttore del museo dedicato a Maria Lai, Fame d’infinito scandisce l’intero percorso dell’artista attraverso l’esposizione delle opere più significative da lei donate al Comune di Ulassai.
Il progetto espositivo, concepito come un’esposizione permanente, è suddiviso secondo un ordine cronologico e tematico ed è arricchito dalla presenza di un sistema di apparati didattici, in italiano e in inglese, da alcune riproduzioni tattili dei manufatti in mostra e da un archivio multimediale interattivo.
MARIA LAI. FAME D’INFINITO
a cura di Davide Mariani
Museo Stazione dell’Arte
Ex Stazione ferroviaria, Ulassai (Nu)
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 9:30 alle 19:30 (orario continuato) - ingressi contingentati
Chiusura settimanale: lunedì
Visite guidate: sospese
Per informazioni:
Sito: www.stazionedellartexperience.com
Facebook: https://www.facebook.com/MuseoMariaLai/
Instagram: https://www.instagram.com/stazionedellarte/