mercoledì 8 aprile 2020

In consiglio regionale tutti d’accordo nel violare le nostre bellezze. Di Lucia Chessa.




Le avete mai viste le dune di Piscinas? Io ne sentivo parlare e quando ho avuto modo di vederle, pochi mesi fa, ciò che mi sono trovata davanti agli occhi è una meraviglia assoluta. Succede però che, il primo aprile, in piena emergenza corona virus, la giunta Solinas ha trovato il tempo di autorizzare la ristrutturazione di un albergo in riva al mare, ai piedi delle dune e a pochi metri dall’acqua, con relativo importante aumento volumetrico. Assieme alle dune, pochi mesi fa, l’avevo visto questo piccolo alberghetto sulla spiaggia.

Naturalmente chiuso, perché era autunno, come chiuso sarà anche quando sarà più grande e come chiusi stanno, per la maggior parte dell’anno, tutti gli alberghi sul mare della Sardegna. Piccoli, grandi e vuoti che però, quando va bene, faranno il tutto esaurito quella ventina di giorni di agosto. Dietro l’alberghetto, tra dune bellissime, i resti, tristi di assoluta incuria, dei binari e dei carrelli che dalle miniere di Ingurtosu portavano i minerali al molo dal quale venivano imbarcati.

Ancora dietro, dopo le dune, il paese fantasma di Ingurtosu, anch’esso tristissimo di cadente bellezza. Tutto così in rovina che guardi e ti viene da piangere pensando alla fatica di tanti uomini e donne che lavoravano in miniera a cui avremmo dovuto ben altro ricordo. E ancora poco dietro, in quel bellissimo pezzo di Sardegna con un passato minerario, i paesi in sofferenza, con tante case vuote dopo che le miniere sono state dismesse.

Ecco! Tutto ciò si lascia cadere e decadere, ma alla formula consueta del cemento sul mare no che non si rinuncia. Si continua, con grande soddisfazione di società di investitori lombardi, di costruttori e di proprietari, per qualche briciola di lavoro stagionale sfruttato e sottopagato, al prezzo di interventi che incidono pesantemente su beni ambientali di inestimabile valore. Chi si opporrà, in consiglio regionale, a questi progetti vecchi, poveri di intelligenza e di visione, della maggioranza di centro-destra di Solinas? Praticamente nessuno! Perché era lo stesso programma e la stessa visione urbanistica della maggioranza di cento sinistra di Pigliaru.

Che infatti ha avviato il percorso di autorizzazione della ristrutturazione con ampliamenti, concluso oggi, con grande soddisfazione, da Solinas. Stringetevi la mano, centro destra e centro sinistra perché su temi cruciali (urbanistica e sanità per esempio) andate d’accordo come buoni fratellini e sorelline. E voi, votateveli di nuovo tutti e due mi raccomando, tenetevi leggi elettorali che tagliano le gambe ad ogni alternativa e poi chiedetevi perché la Sardegna arranca, impoverisce e di lavoro non ce n’è, neanche lontano all’orizzonte. Neanche buongiorno vi dico stamattina.

Di Lucia Chessa

Nessun commento:

Posta un commento