Le avete mai viste le
dune di Piscinas? Io ne sentivo parlare e quando ho avuto modo di vederle,
pochi mesi fa, ciò che mi sono trovata davanti agli occhi è una meraviglia
assoluta. Succede però che, il primo aprile, in piena emergenza corona virus,
la giunta Solinas ha trovato il tempo di autorizzare la ristrutturazione di un
albergo in riva al mare, ai piedi delle dune e a pochi metri dall’acqua, con
relativo importante aumento volumetrico. Assieme alle dune, pochi mesi fa, l’avevo visto questo
piccolo alberghetto sulla spiaggia.
Naturalmente chiuso,
perché era autunno, come chiuso sarà anche quando sarà più grande e come chiusi
stanno, per la maggior parte dell’anno, tutti gli alberghi sul mare della
Sardegna. Piccoli, grandi e vuoti che però, quando va bene, faranno il tutto
esaurito quella ventina di giorni di agosto. Dietro
l’alberghetto, tra dune bellissime, i resti, tristi di assoluta incuria, dei
binari e dei carrelli che dalle miniere di
Ingurtosu portavano i minerali al molo dal quale venivano imbarcati.
Ancora dietro, dopo le
dune, il paese fantasma di Ingurtosu, anch’esso tristissimo di cadente
bellezza. Tutto così in rovina che guardi e ti viene da piangere pensando
alla fatica di tanti uomini e donne che lavoravano in miniera a cui avremmo
dovuto ben altro ricordo. E ancora poco dietro,
in quel bellissimo pezzo di Sardegna con un passato minerario, i paesi in
sofferenza, con tante case vuote dopo che le miniere sono state dismesse.
Ecco! Tutto ciò si lascia cadere e decadere, ma alla formula
consueta del cemento sul mare no che non si rinuncia. Si continua, con grande
soddisfazione di società di investitori lombardi, di costruttori e di
proprietari, per qualche briciola di lavoro stagionale sfruttato e sottopagato,
al prezzo di interventi che incidono pesantemente su beni ambientali di
inestimabile valore. Chi si opporrà, in consiglio regionale, a questi progetti
vecchi, poveri di intelligenza e di visione, della maggioranza di centro-destra
di Solinas? Praticamente nessuno! Perché era lo stesso programma
e la stessa visione urbanistica della maggioranza di cento sinistra di Pigliaru.
Che infatti ha avviato
il percorso di autorizzazione della ristrutturazione con ampliamenti, concluso
oggi, con grande soddisfazione, da Solinas. Stringetevi la mano,
centro destra e centro sinistra perché su temi cruciali (urbanistica e sanità
per esempio) andate d’accordo come buoni fratellini e sorelline. E voi, votateveli di nuovo tutti e
due mi raccomando, tenetevi leggi elettorali che tagliano le gambe ad ogni
alternativa e poi chiedetevi perché la Sardegna arranca, impoverisce e di
lavoro non ce n’è, neanche lontano all’orizzonte. Neanche buongiorno vi dico
stamattina.
Di Lucia Chessa
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