lunedì 6 aprile 2020

La misura della critica e il rispetto della sfera personale: il caso specifico della Murgia. Di Roberto Loddo.



Domani per Mondadori uscirà il mio nuovo Instant Book dal titolo La necessità di fare un post al mese su Michela Murgia. I capitoli del libro sono suddivisi per mesi e polemiche: Dopo aprile dedicato allo scontro su Battiato, seguirà la polemica di Maggio 2020: “La Murgia promuove la carbonara estiva con le zucchine” e Giugno 2020: “Perché è giusto mettere al contrario la carta igienica nel portarotolo”.

Ieri mattina ho ascoltato la puntata dal titolo controverso di Buon vicinato sul canale YouTube di Michela Murgia. Un dialogo con la scrittrice Chiara Valerio che si confronta con la sua collega condividendo suggestioni di letteratura, musica e cultura e anche momenti di leggerezza e vita quotidiana. Ho ascoltato dal primo all’ultimo minuto questo dialogo e l’ho trovato interessante e gradevole. Anche io come molte persone non ho condiviso i giudizi su Battiato ma devo riconoscere che gli “scontri” della Valerio con la Murgia sui gusti musicali sono anche divertenti, non eccedono mai nella volgarità e non tolgono dignità al cantautore.

Ogni persona nei social è libera di fare ciò che vuole, compreso criticare i gusti musicali della Murgia e difendere Battiato postando Povera Patria su Facebook. Personalmente ritengo sia giusto criticare le opinioni delle personalità del mondo politico e intellettuale mantenendo sempre il rispetto. Le nostre critiche, una volta postate sui social media rappresentano sempre un confronto vivo e reale. Un po’ come se avessimo di fronte le persone che stiamo criticando.

La cosa che non comprendo però è perché alla critica legittima sulle opinioni musicali sia necessario leggere la vita della scrittrice all’interno della logica violenta e vendicativa dell’occhio per occhio. Quindi se la Murgia detesta ascoltare Battiato allora è un mostro, i sui libri sono illeggibili e ogni sua opinione espressa dalla fine degli anni ’90 va letta in chiave negativa. Ho letto addirittura violenti insulti da parte di persone che sono decisamente andate oltre i gusti musicali e sono passate al setaccio delle scelte legate alla sfera politica e personale.

Curioso notare poi che questa opera di linciaggio mediatico che invade il privato superando la critica è svolta prevalentemente da maschi

Di Roberto Loddo


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