Domani, in Consiglio regionale, comincerà il confronto sul disegno
di legge salva famiglie al tempo del coronavirus. Sul tappeto ci sono 120
milioni, divisi in tre tranche, su cui i partiti di maggioranza e opposizione
dovranno esprimersi. Anche se ci sarebbe subito
un problema: non è chiaro ancora da quale capitolo di bilancio sarà recuperata
la fetta più grossa, un'ottantina di milioni. Però, a parte possibili dubbi ed
eventuali correzioni, l'intervento straordinario dovrebbe essere approvato dal
Consiglio prima di Pasqua.
L'indennità. Lo schema
della delibera prevede un aiuto alle famiglie di 800 euro per due mesi. Le clausole dovrebbero essere queste. Prima di
tutto la presenza, nel nucleo familiare, di lavoratori dipendenti
che siano finiti in cassa integrazione proprio a causa del blocco delle aziende per l'emergenza
sanitaria. Ma il contributo straordinario sarà destinato anche alle Partite Iva, rimaste inattive per lo stesso
motivo, e a chi il 23 febbraio, inizio dell'epidemia, non poteva contare sul
alcun reddito.
Il tetto. Nella delibera c'è scritto: dall'indennità saranno escluse
le famiglie che, nel 2018, hanno dichiarato un reddito complessivo superiore a
35mila euro. Ma anche quelle in
cui «almeno un componente percepisca la pensione o altre entrate da lavoro
dipendente confermate nonostante l'emergenza sanitaria ed economica».
Il cumulo. L'indennità straordinaria potrà «essere sommata con altre
forme statali e regionali di sostegno al reddito, anche connesse all'attuale emergenza,
ma fino alla concorrenza di 800 euro al mese».
La cassa. Ai capigruppo di maggioranza e minoranza non è stato
ancora consegnato l'allegato sulla copertura finanziaria dell'intervento. O meglio, stando a una prima
lettura, non si sa da quale voce di bilancio la Giunta è intenzionata a
recuperare un'ottantina di milioni. Perché il resto, invece, dovrebbe arrivare
da quello che non è stato speso dai Comuni per il reddito di inclusione
sociale, il Reis, nel 2018 e nel 2019. Un'ultima quota, intorno ai 10 milioni,
dovrebbe arrivare infine dall'anticipo del Fondo Reis 2020.
I dubbi. Le
opposizioni, dal Pd fino a Cinque stelle, hanno sollecitato da subito un
chiarimento sulla copertura finanziaria degli 89 milioni. «Non
si capisce davvero da dove la Giunta prenda quei soldi. Oggi l'assessore al bilancio dovrà essere
molto più preciso e, a quel punto, proporremo il nostro contributo anche su
questo aspetto molto delicato». Perché, ribadiscono le opposizioni, «interventi
straordinari di questa portata chiediamo che siano condivisi e non imposti a
colpi di maggioranza».
Le proposte. I capigruppo della coalizione di centrodestra al
governo hanno annunciato che domani, durante il confronto con la Giunta, presenteranno
alcuni «suggerimenti per ampliare il più possibile la platea delle famiglie
destinatarie del contributo straordinario». Dal fronte delle opposizioni dovrebbe arrivare invece diverse
proposte. Il Movimento Cinque stelle ha pronto un suo pacchetto di interventi,
lo stesso Leu, Partito democratico e Progressisti. La sintesi comunque dovrà
essere trovata in fretta: le famiglie sono allo stremo. (ua)
Quest’articolo è stato tratto da “La Nuova Sardegna” del
06.04.2020
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Federico Marini
skype: federico1970ca
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