lunedì 6 aprile 2020

Legge "salva famiglie": Ecco come funzionerà il contributo di 800 euro



Domani, in Consiglio regionale, comincerà il confronto sul disegno di legge salva famiglie al tempo del coronavirus. Sul tappeto ci sono 120 milioni, divisi in tre tranche, su cui i partiti di maggioranza e opposizione dovranno esprimersi. Anche se ci sarebbe subito un problema: non è chiaro ancora da quale capitolo di bilancio sarà recuperata la fetta più grossa, un'ottantina di milioni. Però, a parte possibili dubbi ed eventuali correzioni, l'intervento straordinario dovrebbe essere approvato dal Consiglio prima di Pasqua.

L'indennità. Lo schema della delibera prevede un aiuto alle famiglie di 800 euro per due mesi. Le clausole dovrebbero essere queste. Prima di tutto la presenza, nel nucleo familiare, di lavoratori dipendenti che siano finiti in cassa integrazione proprio a causa del blocco delle aziende per l'emergenza sanitaria. Ma il contributo straordinario sarà destinato anche alle Partite Iva, rimaste inattive per lo stesso motivo, e a chi il 23 febbraio, inizio dell'epidemia, non poteva contare sul alcun reddito.

Il tetto. Nella delibera c'è scritto: dall'indennità saranno escluse le famiglie che, nel 2018, hanno dichiarato un reddito complessivo superiore a 35mila euro. Ma anche quelle in cui «almeno un componente percepisca la pensione o altre entrate da lavoro dipendente confermate nonostante l'emergenza sanitaria ed economica».

Il cumulo. L'indennità straordinaria potrà «essere sommata con altre forme statali e regionali di sostegno al reddito, anche connesse all'attuale emergenza, ma fino alla concorrenza di 800 euro al mese».

La cassa. Ai capigruppo di maggioranza e minoranza non è stato ancora consegnato l'allegato sulla copertura finanziaria dell'intervento. O meglio, stando a una prima lettura, non si sa da quale voce di bilancio la Giunta è intenzionata a recuperare un'ottantina di milioni. Perché il resto, invece, dovrebbe arrivare da quello che non è stato speso dai Comuni per il reddito di inclusione sociale, il Reis, nel 2018 e nel 2019. Un'ultima quota, intorno ai 10 milioni, dovrebbe arrivare infine dall'anticipo del Fondo Reis 2020.

I dubbi. Le opposizioni, dal Pd fino a Cinque stelle, hanno sollecitato da subito un chiarimento sulla copertura finanziaria degli 89 milioni. «Non si capisce davvero da dove la Giunta prenda quei soldi. Oggi l'assessore al bilancio dovrà essere molto più preciso e, a quel punto, proporremo il nostro contributo anche su questo aspetto molto delicato». Perché, ribadiscono le opposizioni, «interventi straordinari di questa portata chiediamo che siano condivisi e non imposti a colpi di maggioranza».

Le proposte. I capigruppo della coalizione di centrodestra al governo hanno annunciato che domani, durante il confronto con la Giunta, presenteranno alcuni «suggerimenti per ampliare il più possibile la platea delle famiglie destinatarie del contributo straordinario». Dal fronte delle opposizioni dovrebbe arrivare invece diverse proposte. Il Movimento Cinque stelle ha pronto un suo pacchetto di interventi, lo stesso Leu, Partito democratico e Progressisti. La sintesi comunque dovrà essere trovata in fretta: le famiglie sono allo stremo. (ua)

Quest’articolo è stato tratto da “La Nuova Sardegna” del 06.04.2020

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Federico Marini
skype: federico1970ca



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