"Sogna come se dovessi vivere per
sempre. Vivi come se dovessi morire oggi." (James Dean)
(30 Novembre 1955) Muore a soli 24 anni, in
un incidente stradale sulla statale 466 in California, l’attore statunitense
James Dean. Mentre era alla guida della sua Porsche
550 Spyder vicino a Cholame, una macchina (Ford Custom Tudor) guidata da Donald
Turnupseed svoltò a sinistra e gli tagliò la strada. Le sue ultime parole,
pronunciate poco prima dell'impatto, (quando Wütherich, il suo meccanico) disse
a Dean di rallentare, furono «Quel ragazzo dovrà pur fermarsi... Ci vedrà!»
Soltanto dopo qualche ora, la notizia cominciò a circolare in tutto il mondo,
tra l'incredulità' e lo sgomento generali.
James Byron Dean nacque l'8 febbraio del
1931 a Marion, nell'Indiana, in quello che allora era uno tra gli stati
americani più depressi e rurali. La sua
prima infanzia fu segnata dalla prematura scomparsa della madre e dal difficile
rapporto con il padre. Fu amorevolmente educato dagli zii in una famiglia di
"quaccheri" e, appassionatosi sin da giovane al teatro e ad altre
attività creative, cominciò a sviluppare una personalità
inquieta, eccentrica, ambiziosa, e che
sarebbe rimasta carica di conflitti adolescenziali mai risolti.
Alcuni anni dopo, furono soprattutto
queste sue caratteristiche peculiari a convincere il regista Elia Kazan che il
ventitreenne James Dean - il quale aveva studiato recitazione, frequentato l'
"Actors Studio" e aveva già alle spalle diverse esperienze teatrali,
ma anche radiofoniche e televisive - possedesse la personalità più adatta per
interpretare il difficile personaggio di Cal Trask nel film La valle dell'Eden ("East of Eden", 1955),
tratto dall'omonimo romanzo di Steinbeck.
Gran parte del film viene improvvisata da
Dean, ad esempio il suo ballo nei campi di
fagioli o la posizione fetale che assume sul treno (dopo aver cercato la madre
in una città vicina). L'improvvisazione più famosa di Dean nel film è quella in
cui il padre di Cal rifiuta il dono da parte del figlio di 5 000 dollari
(donatigli dopo il fallimento economico della sua azienda). Invece di seguire
il copione e fuggire da suo padre, James Dean istintivamente si volta verso
Massey e, piangendo, lo abbraccia. Kazan apprezzò la scena e la reazione
sorpresa di Massey, e decise di inserirla nel film. Al film seguirono le interpretazioni ne "Gioventù Bruciata" e
"Il Gigante", che consegnarono il giovane attore alla storia del
cinema mondiale.
Quel 30 settembre del '55, l'America dei
giovani - e non solo - si ritrovò in lacrime per la perdita di un eroe; si
assistette a scene di delirio tragico paragonabili solo a quelle che,
trent'anni prima, avevano accompagnato la scomparsa di Rudolph Valentino. Dalla metà degli anni 50 ai nostri giorni, James Dean è stato oggetto di
un vero e proprio culto: per decenni, migliaia e migliaia di fan lo hanno
venerato e imitato, ne hanno commemorato la morte, ne hanno visitato la tomba,
ne hanno collezionato cimeli e oggetti, alcuni hanno persino partecipato a
competizioni in suo ricordo.
La sua immagine è stata abbondantemente
utilizzata e rielaborata - in modo più o meno diretto - dall'industria del
cinema, della televisione e della moda. Si può
anche dire che nessuno abbia contribuito quanto lui a definire quello che è
ancora oggi il look più diffuso nei giovani di tutto il mondo: jeans e t-shirt,
indumenti ormai considerati inseparabili dallo stesso status di giovani.