Nei
prossimi giorni potrebbe arrivare il via libera all'accesso alle spiagge e al
primo bagno della stagione. Lo ha annunciato il presidente della Regione Christian Solinas, che ieri ha prorogato al 17 maggio l'ordinanza che obbliga chi arriva in Sardegna all'isolamento fiduciario e si è detto tranquillo sulla solidità giuridica e amministrativa dell'ordinanza di sabato scorso che anticipa la riapertura di molte attività. Novità
anche sul passaporto sanitario: la difficoltà di disporre di un
congruo numero di laboratori che effettuino il tampone a chi intende partire per l'Isola, hanno suggerito di valutare la fattibilità di altre opzioni, tra cui un test della saliva.
Spiagge e
bagni. «Il problema dell'accesso agli arenili richiede una disciplina precisa perché
si rischiano pericolosi assembramenti e occorre stabilire chi debba effettuare
i controlli. Siamo in attesa di linee guida a livello nazionale e speriamo di
restituire nei prossimi giorni la possibilità di rientrare nelle spiagge.
Quanto al bagno, stiamo studiando l'accesso all'acqua
attraverso percorsi sicuri», ha detto Solinas.
«Ordinanza
coerente» Sulla possibilità che il ministero degli Affari regionali impugni la sua ordinanza, il presidente si è detto tranquillo. «Ho ragione di pensare che la nostra ordinanza sia giuridicamente e amministrativamente coerente rispetto alle competenze dello Stato e della Regione autonoma della Sardegna», ha detto anticipando che il ministro Francesco Boccia verrà tra breve nell'Isola.
Il
rapporto con i sindaci. Solinas ha parlato anche della facoltà concessa ai sindaci di decidere sull'apertura di centri estetici o saloni di parrucchieri a condizione che l'indice di contagio R con T sia uguale o minore di 0,5 nei singoli Comuni. «Se dovessi prevedere un'ordinanza unica per tutta la Regione dovrei prendere in considerazione un valore medio. Ma in questo caso penalizzerei i Comuni nei quali non vi sono contagi. La Regione», ha sottolineato, «rileverà ogni giorno l'indice R con T e lo pubblicherà sul sito istituzionale. Così i sindaci potranno verificare il valore del proprio Comune e fare le loro scelte».
Passaporto
sanitario. Il problema dei tamponi da effettuare prima di mettersi in viaggio
per l'Isola «presenta non poche criticità perché i test non sono liberalizzati
in tutti i laboratori», ha spiegato il governatore che ora parla di «sviluppo di
strumenti diagnostici che partono dalla saliva e rendono più
semplice la possibilità di certificare la negatività. Con gli
scienziati del comitato tecnico-scientifico stiamo monitorando tutte le piattaforme e gli studi in proposito».
Le messe.
Quanto alle messe «il nostro ordinamento giuridico differenzia tra cerimonie e funzioni ordinarie», ha spiegato. «Il Governo ha vietato le cerimonie che presuppongono un assembramento ma per le messe, se c'è un contingentamento, se c'è distanziamento, se si usano i dispositivi di protezione non ci sono problemi».
I bimbi e
le mascherine. Ieri Solinas ha chiarito anche che i bambini con meno di sei
anni non devono portare la mascherina. Il dubbio era emerso perché il
decreto Conte sul tema è chiaro ma
l'ordinanza regionale lasciava qualche dubbio.
Fabio
Manca
L’articolo è tratto da L’Unione
sarda del 05 Maggio 2020-05-06
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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
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