(01 Maggio1947) A
Portella della Ginestra, in provincia di Palermo, si riuniscono circa duemila
lavoratori del territorio di Piana degli Albanesi, per
festeggiare il Primo Maggio e per manifestare a favore dell’occupazione delle
terre incolte dei latifondi. La gente in festa è colpita, improvvisamente, da diverse raffiche di
mitra, provenienti dalle
colline circostanti. Muoiono 11 persone, fra cui due bambini. Si scoprirà, in
seguito, che l’esecutore materiale della strage è stato il criminale
Salvatore Giuliano, con la sua banda. I mandanti, però, non saranno mai
identificati.
I motivi per cui
Giuliano compì l’eccidio e, nei giorni successivi, assaltò numerose sedi dei
partiti di sinistra e delle Camere del lavoro nel Palermitano non possono
esaurirsi nella sua dichiarata avversione nei confronti dei comunisti. Ad
appoggiarlo e a dargli copertura erano poteri mafiosi, schegge dell’autonomismo
siciliano e forze che intendevano garantire il perpetuarsi degli equilibri di
potere anche nel nuovo quadro istituzionale e politico nazionale del
dopoguerra. Per quanto la ricerca dei mandanti non sia mai arrivata a
conclusioni certe, risultarono evidenti le responsabilità degli ambienti
politici siciliani interessati a intimidire le masse contadine che reclamavano
la terra e avevano premiato il
Blocco del popolo nelle elezioni del 1947.
In tempi più prossimi
la tesi delle collusioni ad altissimo livello, fino al capolinea del Quirinale,
è stata assunta e rilanciata da Sandro Provvisionato, in Misteri d'Italia
(Laterza 1994), e da Carlo Ruta, il quale nel prologo de Il binomio
Giuliano-Scelba (Rubbettino 1995) scrive:
«Sugli scenari che si
aprirono con Portella della Ginestra, alcuni quesiti rimangono aperti ancora
oggi: fino a che punto quegli eventi tragici videro realmente delle correità di
Stato? E quali furono al riguardo le effettive responsabilità, dirette e
indirette, di taluni personaggi chiamati in causa per nome dai banditi e da
altri? Fra l'oggi e quei lontani avvenimenti vige, a ben vedere, un preciso
nesso. Nel pianoro di Portella venne forgiato infatti un peculiare concetto
della politica che giunge in sostanza sino a noi. »
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