La circolare che mette fine a tutti
i dubbi interpretativi sull'attuazione della salva-famiglie è attesa per oggi.
Il documento - lungo quindici pagine - dovrebbe dare indirizzi chiari ai sindaci affinché
il sostegno da 800 euro arrivi finalmente nel conto corrente dei beneficiari, perlopiù lavoratori che hanno dovuto interrompere l'attività a causa
dell'emergenza Covid-19.
Sinora, sulla base della legge
approvata in Consiglio regionale un mese fa, solo otto Comuni sono passati
dall'istruttoria delle domande all'erogazione effettiva delle risorse. A poco,
infatti, è servita la pubblicazione delle numerose Faq – risposte a domande
frequenti – nel sito della Regione.
I nodi da
sciogliere. Tre i punti su cui si sono maggiormente “incartati” gli uffici comunali al momento di istruire le pratiche. Primo,
vanno considerati tutti i disoccupati o solo quelli che lo sono diventati a
causa dell'emergenza? La circolare dovrebbe propendere per la seconda alternativa.
Poi c'è
la questione dei controlli. Secondo la legge gli uffici dovrebbero verificare il 5% delle istanze. Nei piccoli Comuni, però, il personale si trova davanti a situazioni irregolari che non può far finta di non vedere, così il limite del 5% viene inevitabilmente valicato.
Terzo
tema è la cumulabilità dell'indennizzo in particolare con le leggi di settore. Anche su questo, in linea
di massima, la circolare sarà molto
permissiva. La voce dell'Anci «È dal 22 aprile che l'Anci chiede un'interpretazione autentica del Consiglio», dice il presidente Emiliano Deiana, «è stata scelta un'altra strada, in ogni caso credo che una circolare ben fatta dovrebbe consentire di chiudere la partita». Che si riaprirebbe qualora i 120 milioni di euro stanziati dalla Giunta dovessero rivelarsi insufficienti a coprire tutte le domande. «Io ho idea che basteranno», è opinione di Deiana, «anche perché sono tanti i casi di cumulo, per cui gli 800 euro non vengono erogati interamente». In caso non fossero sufficienti, «occorrerà un nuovo intervento legislativo».
In
Consiglio. Ieri, benché all'ordine del giorno ci fosse altro, il sostegno alle famiglie
ha tenuto banco in Consiglio regionale. Il capogruppo del Psd'Az Franco Mula ha ricordato che la Sardegna è prima Regione in Italia per stanziamenti pro-capite anti Covid. Massimo Zedda (Progressisti), ha dichiarato che sì, «le risorse sono state stanziate, ma è altrettanto vero che non arrivano ai beneficiari».
Per la capogruppo del M5s, Desirè
Manca, «il capogruppo Psd'Az dovrebbe stare con i piedi per terra
e ascoltare i racconti delle persone fuori dal palazzo che vivono tutta
un'altra storia».
Cig e
chiarimenti. In Aula si è discusso anche di cassa integrazione in deroga. Anche in questo caso sono in arrivo chiarimenti. L'assessora
al Lavoro Alessandra Zedda - che ieri ha partecipato a una videoconferenza con il
presidente nazionale dell'Inps, il ministro dello Sviluppo Patuanelli e gli assessori e dg delle altre Regioni - ha convocato per oggi alle 10.30 una conferenza stampa aperta anche ai sindacati. Ieri in Conferenza delle Regioni il presidente emiliano Stefano Bonaccini ha chiarito che i ritardi nell'erogazione delle indennità non sono imputabili alle Regioni.
Roberto
Murgia
L’articolo
è tratto da “L’Unione Sarda” del 08.05.2019
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Federico
Marini
skype:
federico1970ca
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