mercoledì 1 luglio 2020

Manca (Federalberghi): «Numeri che portano al fallimento di mercato»



Dare fondo al dizionario dei sinonimi per trovare definizioni alternative a "disastro" per descrivere la stagione 2020 del turismo sardo. L'episodio dell'albergo di San Teodoro che ha deciso all'ultimo momento di annullare la riapertura è un caso simbolo, ma non l'unico. «Sino a domenica saranno aperti il 30 per cento degli alberghi sardi. Da domenica dovremmo essere al 50 per cento», dice Paolo Manca, presidente di Federalberghi

Sardegna. Qualcuno, con coraggio, ha deciso di provare. Ma i primi risultati non sono confortanti: «Sta andando male, è inutile girarci intorno - dice ancora Manca -. Abbiamo una ricerca che presenteremo nei prossimi giorni. Ma possiamo già dire che sono numeri molto negativi. Siamo intorno al 20 per cento dell'occupazione dei posti letto. Dopo che a giugno avevamo avuto un calo del 95 per cento».Quindi, solo 3 alberghi su 10 hanno deciso di aprire e sono stati premiati con due posti letto occupati su 10.

«Ripeto, sono numeri molto negativi. Faccio un esempio: se su Olbia arrivano 4mila passeggeri quando in passato ne arrivavano 16-17mila è chiara la gravità della la situazione. Siamo di fronte a condizioni che non permettono a arrivare a soddisfazione dei costi variabili. Numeri che ci portano a fallimento di mercato».Dopo mesi di diplomazia e disponibilità al dialogo, alla ricerca di una soluzione, ora il rappresentante degli albergatori indica dei responsabili: «Stiamo pagando il caos mediatico della comunicazione regionale».

Secondo Manca «non esiste una campagna istituzionale che invece si sarebbe dovuta fare alla riapertura. Ricordo che il 27 marzo abbiamo chiesto per iscritto alla Regione: «Partite con campagna di comunicazione». Invece c'è stata una corsa a ostacoli. E ora siamo di fronte a un palese fallimento di mercato dovuto in parte all'inerzia della Regione».

Da domenica il numero di alberghi aperti dovrebbe aumentare, arrivare sino alla metà del totale: «C'è un altro 20 per cento che sta aspettando di vedere cosa succede. Deciderà tra adesso e il 15-20 luglio se vale la pena aprire per un mese, un mese e mezzo. Di certo i numeri non permettono di essere fiduciosi. Le prenotazioni vendute sono ancora inferiori ai numeri dell'anno scorso quando erano stati venduti il 75 per cento dei posti letto. Ora siamo sotto il 20 e abbiamo molti dubbi che si possa arrivare al 30».

Questo avrà conseguenze tremende sull'occupazione: «Restare su questi livelli significa non raggiungere il 50 per cento delle assunzioni». Secondo Manca c'è «un tappo nel settore del trasporto aereo, di fatto c'è una chiusura della destinazione Sardegna. Servono azioni immediate. In questi mesi abbiamo assistito alle promesse non mantenute di tutta una serie di attori istituzionale: Governo, Regione, Comuni. A parte l'assessorato al Lavoro, nessuno ha fatto qualcosa per aziende turistiche. Gli albergatori si sono fidati, ma nessuno ha dato il sostegno promesso».

di Roberto Petretto
Questo articolo è tratto dalla “nuova Sardegna” del 01 Luglio 2020

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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
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