Dare
fondo al dizionario dei sinonimi per trovare definizioni alternative a
"disastro" per descrivere la stagione 2020 del turismo sardo.
L'episodio dell'albergo di San Teodoro che ha deciso all'ultimo momento di
annullare la riapertura è un caso simbolo, ma non l'unico. «Sino a domenica saranno
aperti il 30 per cento degli alberghi sardi. Da domenica dovremmo essere al 50
per cento», dice Paolo Manca, presidente di Federalberghi
Sardegna. Qualcuno,
con coraggio, ha deciso di provare. Ma i primi risultati non sono confortanti:
«Sta andando male, è inutile girarci intorno
- dice ancora Manca -. Abbiamo una ricerca che presenteremo nei prossimi giorni. Ma possiamo già dire che sono numeri molto negativi. Siamo intorno al 20 per cento dell'occupazione dei posti letto.
Dopo che a giugno avevamo avuto un calo del 95 per cento».Quindi, solo 3 alberghi su 10 hanno deciso di aprire e sono stati premiati con due posti letto
occupati su 10.
«Ripeto,
sono numeri molto negativi. Faccio un esempio: se su Olbia arrivano 4mila passeggeri
quando in passato ne arrivavano 16-17mila è chiara la gravità della la
situazione. Siamo di fronte a condizioni che non permettono a arrivare a
soddisfazione dei costi variabili. Numeri che ci portano a fallimento di
mercato».Dopo mesi di diplomazia e disponibilità al dialogo, alla ricerca di
una soluzione, ora il rappresentante
degli albergatori indica dei responsabili: «Stiamo pagando il caos
mediatico della comunicazione regionale».
Secondo
Manca «non esiste una campagna istituzionale che invece si sarebbe dovuta fare
alla riapertura. Ricordo che il 27 marzo abbiamo chiesto per iscritto alla
Regione: «Partite con campagna di comunicazione». Invece c'è stata una corsa a
ostacoli. E ora siamo di fronte a un palese fallimento di mercato dovuto in parte
all'inerzia della Regione».
Da domenica il numero di alberghi aperti dovrebbe aumentare, arrivare sino
alla metà del totale: «C'è un altro 20 per cento che sta aspettando di vedere cosa succede.
Deciderà tra adesso e il 15-20 luglio
se vale la pena aprire per un mese, un mese e mezzo. Di certo i numeri non permettono di essere
fiduciosi. Le prenotazioni vendute sono
ancora inferiori ai numeri dell'anno scorso quando erano stati venduti il 75 per cento dei posti
letto. Ora siamo sotto il 20 e abbiamo
molti dubbi che si possa arrivare al 30».
Questo
avrà conseguenze tremende sull'occupazione: «Restare su questi livelli significa non raggiungere il 50 per cento
delle assunzioni». Secondo Manca
c'è «un tappo nel settore del trasporto aereo, di fatto c'è una chiusura della destinazione Sardegna.
Servono azioni immediate. In questi
mesi abbiamo assistito alle promesse non mantenute di tutta una serie di attori istituzionale:
Governo, Regione, Comuni. A parte l'assessorato
al Lavoro, nessuno ha fatto qualcosa per aziende turistiche. Gli albergatori si sono fidati, ma nessuno ha dato il sostegno promesso».
di
Roberto Petretto
Questo articolo è tratto dalla “nuova Sardegna”
del 01 Luglio 2020
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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca
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