Dagli invasi alle strade, il Governo prova a sbloccare le incompiute sarde. I cantieri delle dighe verranno commissariati, «perché la Sardegna ha bisogno di acqua», dice con enfasi il premier Giuseppe Conte durante la presentazione del Dl Semplificazioni. In un allegato del Programma nazionale di Riforma, poi, sono state inserite le altre opere da velocizzare grazie al «modello Genova». Si tratta della Carlo Felice, della 131 Diramazione centrale nuorese e della Sassari-Olbia, infrastrutture per le quali il Ministero delle Infrastrutture aveva chiesto la nomina di un commissario. Ma che nel frattempo sono in gran parte già avviate: ecco perché la notizia ha colto sorpresa sia l'amministrazione regionale che l'Anas. All'azienda nazionale che gestisce la rete stradale per ora non risulta nessun commissariamento.
Le opere idriche Nel Dl Semplificazioni sono state dichiarate prioritarie
diverse opere idriche, quasi tutte in Sardegna. In alcuni casi si tratta di incompiute,
in altri invece si interverrà per aumentare la “sicurezza” delle dighe, incrementando così anche la capienza. La lista
comprende gli invasi di Maccheronis
(di pertinenza Enas), di Monti Nieddu e Medau
Aingiu (del Consorzio di bonifica Sardegna meridionale), poi le dighe Cantoniera (Enas) e di Monte
Pranu (Enas), quelle sul Rio Olai (Abbanoa)
e sul Rio Govossai (Abbanoa), infine sul Rio Mannu di Pattada (Enas).
«Registriamo la volontà del Governo di venire incontro alle esigenze delle
regioni come la nostra che chiedono procedure snelle e l'effettiva
realizzazione delle opere pubbliche», è il commento dell'assessore ai Lavori
pubblici Roberto Frongia, «il commissariamento
delle dighe consentirà una realizzazione veloce delle opere e degli interventi volti all'aumento della sicurezza, che in molti casi si traduce in maggiore
capienza degli invasi»
I progetti. C'è poi l'Italia «ad alta velocità» che
sogna il Governo nazionale. Nel
Piano per le infrastrutture e i trasporti del Mit vengono elencati gli interventi strategici sulle opere
ferroviarie e stradali. Nel primo
caso l'Isola è solo sfiorata: viene indicato un generico «miglioramento prestazionale» dei treni, mentre nel resto d'Italia
si parla di portare la rete fino a
200 e addirittura 300 chilometri all'ora.
Per quanto riguarda le strade, invece,
vengono definite opere prioritarie «l'adeguamento, la messa in sicurezza e la
risoluzione dei nodi critici» della Carlo Felice e della 131 Diramazione
Centrale Nuorese, oltre al «completamento dell'itinerario Sassari-Olbia». Cantieri
ancora lontani dalla conclusione, anche se negli ultimi mesi gli appalti sono stati in gran parte
sbloccati.
Velocizzare Certo: l'alleggerimento delle procedure burocratiche non può
che far piacere e accorciare ulteriormente i tempi: «Abbiamo chiesto e sollecitato
più volte il commissariamento di tutte le opere viarie principali», spiega l'assessore Frongia, «soprattutto abbiamo
chiesto a più riprese una semplificazione vera che punti anche alla
modifica del Codice degli appalti, condizione necessaria per portare a compimento la realizzazione delle
opere. Un progetto stradale in Sardegna richiede fino a 40 pareri dovuti, che
coinvolgono altrettanti Enti, a cui si aggiungono quelli necessari in corso
d'opera. Il risultato è che - tra aggiornamenti progettuali richiesti, intoppi burocratici,
cambi normativi e interlocuzioni varie - il tempo medio per la realizzazione di
un tratto di strada è di 15 anni».
Cantieri. Procedure che hanno contribuito ad
allungare i tempi della Sassari-Olbia,
dove mancano all'appello ancora quattro lotti su dieci. L'Anas, che nei giorni scorsi ha aperto al traffico un nuovo
tratto (circa un chilometro e mezzo)
tra Ardara e Ozieri, prevede di tagliare
il nastro di altri due lotti (il 5 e il 6) entro il 2020. A fine 2021 invece potrebbe vedere la luce il
lotto 2, uno dei più tormentati: due delle
imprese a cui era stato affidato sono fallite, una terza ha dovuto affrontare un concordato. Nel lotto 4 invece gli operai arriveranno nei prossimi giorni: il
contratto con l'impresa aggiudicataria
è stato firmato da poco. C'è poi
l'eterno cantiere della Carlo Felice: i nodi riguardano soprattutto la parte nord,
dal chilometro 109 (Bauladu) in poi: dovranno essere eliminati gli incroci a
raso e in alcuni tratti sarà allargata la carreggiata. E finalmente il limite di velocità verrà aumentato
a 110 km\h anche qui.
Michele
Ruffi
Articolo
tratto da L’Unione Sarda del 08.07.2020
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Federico Marini
skype: federico1970ca
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