Ho
avuto il piacere di leggere e presentare più volte “Carlo Felice e i tiranni
sabaudi” (edizioni Grafiche del Parteolla), del professor Francesco Casula. Si tratta di un’opera importante, frutto
della ricerca meticolosa condotta dall’autore tra un’infinità di documenti
d’archivio, scritta con taglio semplice, efficace e di facile lettura e
comprensione, capace di catturare l’attenzione del lettore.
Pagina dopo pagina si scopre una realtà a
molti sardi completamente sconosciuta: quella che ha visto i Savoia governare
la Sardegna con pugno di ferro e senza compassione verso la popolazione
ridotta allo stremo e alla fame da carestie, malattie, vessazioni di ogni
genere e l’imposizione di una tassazione iniqua e insostenibile.
Carlo
Felice e i tiranni sabaudi racconta uno spaccato di tempo che va dal1720 (anno
in cui i Savoia da Duchi divennero re grazie al trattato di Londra del 1718 ma
firmato due anni dopo) al 1946. Francesco Casula, insegnante e giornalista, è
impegnato da molti anni nella valorizzazione della nostra storia e cultura, ha
al suo attivo una vastissima produzione letteraria, tiene conferenze, partecipa
a dibattiti e conduce programmi televisivi di approfondimento in “limba”.
Con
Carlo Felice e i tiranni sabaudi, Casula ha messo a disposizione dei sardi
un’opera agevole ma capace di fornire una chiave di lettura differente rispetto
a quella ufficiale; un libro formidabile
e prezioso che finalmente ristabilisce una verità storica incontestabile e
rende giustizia ai tanti patrioti sardi barbaramente trucidati per essersi
opposti alla violenta tirannide dei re piemontesi e dei loro sodali.
Carlo
Felice e i tiranni sabaudi, a mio modesto parere, è un libro che ogni sardo
dovrebbe leggere, tenere nella propria libreria, consigliarne la lettura. (Presentazione
di “Carlo Felice e i tiranni sabaudi” a Oristano il 23 febbraio 2018)
Pietro Marongiu
(Giornalista
de “La Nuova Sardegna”, poeta e romanziere)
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