Terza
proroga del Piano casa in un anno. Ieri il via libera del Consiglio regionale è
arrivato all'unanimità (55 sì). Così per altri sei mesi, fino al 31 dicembre, sarà possibile migliorare il patrimonio edilizio esistente anche aumentando le volumetrie.
«Ultima
proroga» La maggioranza ha promesso che sarà l'ultima. Questi sei mesi, infatti, dovrebbero servire a discutere in commissione il provvedimento della Giunta sul Piano casa, quello varato a dicembre e per ora solo trasmesso al parlamentino che a causa dell'emergenza Covid-19 non l'ha ancora messo all'ordine del giorno. La legge che porta la firma dell'assessore Quirico Sanna è un assaggio della legge urbanistica complessiva che la Giunta vorrebbe approvare al più presto: ventuno articoli che prevedono incrementi
negli alberghi e, per quanto riguarda le campagne, l'edificazione di fabbricati
per fini residenziali consentita anche ai non imprenditori agricoli.
Ieri, il capogruppo del Psd'Az e
primo firmatario della leggina Franco Mula ha annunciato che «la maggioranza si
impegna affinché questa sia l'ultima proroga e affinché la legge sul Piano Casa
varata dalla Giunta approdi in Consiglio regionale già quest'estate». Anche il presidente
della commissione Urbanistica Giuseppe Talanas (Forza
Italia) ha dichiarato che questo
«dovrà essere l'ultimo rinvio».
«Sei mesi
sono pochi» Ma all'opposizione ci credono in pochi. «Sono certo che tra sei
mesi saremo qui a votare l'ennesima proroga», ha detto il consigliere di LeU
Eugenio Lai, «oggi l'unico obiettivo che vi prefiggete di raggiungere è la proroga di una legge ben pensata nel 2015 con l'amministrazione di centrosinistra». «Dubito che nell'arco di sei mesi si concluderà l'iter», è opinione anche del consigliere dei Progressisti Antonio Piu, «d'altra parte il piano casa ha bisogno di audizioni, anzi mi auguro che possano essere ascoltati tutti i comparti e gli ordini professionali». Ieri, a
più riprese, soprattutto il Pd ha sottolineato che sarebbe stato opportuno
allontanare il termine di scadenza o non indicarlo proprio.
La relatrice di minoranza Maria
Laura Orrù (Progressisti) ha ricordato che la leggina di proroga conteneva
anche una norma sull'interpretazione autentica del Ppr poi stralciata. Alla maggioranza
ha detto: «State guardando nella direzione sbagliata, il mio invito è a
confrontarvi con gli esperti e a cambiare strategia di intervento».
Battaglia
sul Ppr Il riferimento è all'articolo 2 che sarà discusso il 1° luglio e sul quale
le opposizioni hanno annunciato battaglia. «Dentro questo Piano casa era contenuto un tentativo clamoroso di scardinare il Ppr», ha osservato il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau. Sul piano paesaggistico ha incentrato il suo intervento Giovanni Satta (Psd'Az): «C'è chi lo difende in assoluto e chi dice che è stato imposto: noi non vogliamo distruggere il territorio né cementificare sulle spiagge, ma
superare alcuni aspetti di un piano che è stato imposto a tutti, senza sé e
senza ma».
L'interpretazione
che approderà in Aula a luglio è finalizzata alla realizzazione della
Sassari-Alghero, considerato che il Ppr vieta la costruzione di strade a
quattro corsie sulla fascia costiera. Da qui il parere negativo del
Mibact contro il quale la Regione si costituirà in giudizio davanti al Tar il 2
luglio. Intende farlo con la carta dell'interpretazione approvata dal
Consiglio. Non sarà facile. «Il Ppr non può essere smontato dei suoi contenuti,
e il 1° luglio venderemo cara la pelle», ha ribadito anche ieri il consigliere
del M5s Roberto Li Gioi.
Roberto
Murgia
Articolo
tratto da “L’unione Sarda” del 24 Giugno 2020
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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca
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