mercoledì 3 giugno 2020

(03 Giugno1989) Muore l'ayatollah Khomeini


(03 Giugno1989) Muore l'ayatollah Ruollah Khomeini, capo spirituale e politico dell’Iran dal gennaio 1979 fino alla sua morte. Khomeini (che dall’esilio parigino ha guidato l’opposizione religiosa al regime dello scià) sale al potere dopo la fuga di Mohammad Reza Pahlavi, a seguito della rivolta popolare del 1978, e fonda una “repubblica islamica” di stampo teocratico. Il suo governo impone l'abolizione del divorzio e la proibizione dell'aborto e istituisce la pena di morte per l'adulterio e la bestemmia.

Khomeini nacque nel 1902 (in realtà, anno e data di nascita sono oggetto di dibattito) da una famiglia di modeste condizioni. Il padre, Sayyid Mostavi, era imam e modesto proprietario terriero. Khomeyni rimase orfano di padre sei mesi dopo la nascita, perché Sayyid fu ucciso per aver preso le difese dei contadini più poveri contro gli oligarchi della zona. La madre Hagar e la zia morirono nel 1918, lasciandolo solo col fratello maggiore. Dopo aver studiato il Corano e le basi della logica e della retorica grazie al fratello e ai parenti, nel 1920 fu mandato a studiare ad Arak, un importante centro amministrativo iraniano.

Ancora giovanissimo fece parte del partito religioso islamico più conosciuto come movimento dei Talebani  (plurale di Taleb, che significa studente di "scienze religiose") che voleva imporre un governo improntato a costumi tradizionalistici. Nel 1929, sposò Khadijeh Saqafi (1913-2009) da cui ebbe sette figli, di cui soltanto cinque giunti all'età adulta. Quando Reza Pahlavi (1877-1944) divenne scià nel 1925, questa associazione venne messa fuorilegge e Khomeyni fu costretto alla clandestinità. Organizzò insieme ad altri diverse congiure, peraltro fallite, contro lo stesso scià.

Khomeyni dall'estero fomentò la rivolta in attesa dell'occasione di dar vita a una rivoluzione. Il 7 gennaio 1978 la rivolta popolare esplose contro Mohammad Reza Pahlavi. Sebbene si fosse mostrato possibilista verso una trattativa, lo scià il 16 gennaio 1979 fu costretto a fuggire dall'Iran mentre Khomeyni, tornato il 1º febbraio da un esilio che durava quasi da sedici anni, poteva instaurare una "repubblica islamica" in Iran, diventandone la guida spirituale

Sofferente da lungo tempo per un cancro all'intestino, Khomeyni morì il 3 giugno 1989 dopo una degenza di 11 giorni in ospedale. Ai suoi imponenti funerali presenziarono più di 3 500 000 persone, e tale afflusso di popolo rese in certi momenti impossibile garantire l'ordine pubblico alla Guardia Nazionale: vi furono disordini ed eccessi, addirittura la bara cadde 5 volte. La folla, facendo un'enorme pressione pur di toccare la bara di legno o per strappare lembi del sudario, fece letteralmente saltare fuori il corpo dal feretro diverse volte. Il funerale "ufficiale" si tenne due giorni più tardi, stavolta con imponenti misure di sicurezza e con una bara in acciaio. La salma di Khomeyni è stata tumulata in un mausoleo esterno al cimitero di Behesht-e Zahra, a Teheran.

Sa Babbaiola


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