Apprendiamo la notizia
della nomina del professore Bruno Billeci a Direttore regionale dei Musei
della Sardegna. Professore siciliano, uomo di grande cultura e già
soprintendente ai beni culturali per le province di Sassari e Nuoro, è
già noto, tra le varie cose, anche per avere espresso i pareri contrari al
cambio dell’intitolazione delle vie attualmente dedicate ai tiranni Savoia.
Nel 2019 il comune di
Mamoiada, su proposta dell’assessora Patrizia Gungui, militante di Liberu,
aveva deciso di abolire la denominazione di alcune vie principali dedicate ai
Savoia, per sostituirle con nomi di Sardi illustri che hanno dedicato la loro
vita al bene della Sardegna.
In quell’occasione il solerte professore era prontamente intervenuto per dare
il parere negativo della soprintendenza, come già era accaduto tempo prima per
lo stesso motivo a Bonorva. Alla base delle sue motivazioni c’era sempre il fatto che i nomi di
quelle vie non possono essere cambiati perchè, sostanzialmente, l’odonomastica
è costruita seguendo una “geometria” che ricollega i “fondatori della patria”.
Ed incredibilmente
anche a Tula, dove un altro
assessore di Liberu, Elia Puddu, aveva animato la proposta di sostituzione dei
nomi delle vie dedicate ai Savoia con nomi di Sardi illustri, lo scorso marzo
era arrivata la lettera di Billeci. In piena epidemia, con la Sardegna paralizzata
e la gente che moriva negli ospedali, la lettera di Billeci bussava imperiosa
alle porte del comune per negare ancora una volta il diritto
dei Sardi a cancellare dalle vie il nome degli odiosi e sanguinari tiranni che
tanto male hanno fatto alla Sardegna.
Chissà come si sente oggi, mentre negli Stati Uniti le statue dei
razzisti e degli schiavisti di un tempo vengono abbattute a furor di popolo, senza tanti riguardi per
“geometrie” e simbolismi intoccabili e senza ridicolo rispetto per degli
assassini.
Ebbene da oggi il
professor Billeci è il Direttore dei musei della Sardegna. Ci auguriamo che nel
suo nuovo incarico tenga in maggiore considerazione le testimonianze del popolo
sardo e dei suoi illustri personaggi storici: non vorremmo che anche lì, come
nelle nostre strade, rischiassero di venire dimenticati e sostituiti per
rendere onore ai tiranni.
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