mercoledì 3 giugno 2020

Il governatore: «È sufficiente indicare nome e destinazione». Lo stop al certificato: «Speravo che il governo fosse più cauto»




Nessuna autocertificazione, per arrivare in Sardegna sarà sufficiente registrarsi attraverso la app regionale "Sardegna sicura" o sulla piattaforma nel sito istituzionale, operativa dall'inizio dell'emergenza. Il governatore Christian Solinas ammette un po' di delusione: «Avevo proposto un altro sistema per conciliare la necessità della ripartenza con la sicurezza sanitaria, dei sardi e dei turisti. Il certificato di negatività avrebbe dato qualche cautela in più rispetto al piano B, quello che poi è passato».

Solinas sperava che il «Governo mostrasse un atteggiamento più prudente», ma dice anche di capire «le enormi pressioni ricevute sulle riaperture». Una situazione che ha portato a una bocciatura nei confronti della sua proposta di passaporto-certificato «nonostante sia un modello utilizzato in altre realtà e che non è assolutamente discriminatorio come qualcuno ha fatto credere innescando polemiche strumentali».

Ora basta però, aggiunge il governatore: «Il nostro obiettivo è fare in modo che il sistema individuato funzioni e tuteli al massimo sardi e visitatori che verranno da noi in vacanza e che, ribadisco, aspettiamo a braccia aperte».

Il sistema. L'autocertificazione diventerà un ricordo del periodo lockdown. Chi sbarcherà in Sardegna non dovrà compilarla. Dovrà invece registrarsi, annunciare la sua presenza scaricando la app della Regione o compilando il modulo nella piattaforma sul sito. In entrambe le opzioni dovrà indicare il suo nominativo e quello dei familiari, la destinazione e il tempo di permanenza. «Ma da quel momento – spiega Solinas - sarà tracciato soltanto se lo vorrà». Significa questo: scaricare la app e registrarsi non vorrà dire dare notizia degli spostamenti durante la permanenza nell'isola.

«Noi sapremo dove è diretto il turista, non cosa farà o chi incontrerà successivamente all'arrivo, a meno che lui non sia d'accordo - spiega Solinas – ma essere informati sulle destinazioni ci aiuterà a capire dove saranno concentrati i flussi così da adeguare il sistema sanitario – per esempio le Usca - in zone specifiche».

L'appello. Sarà contenuto in una ordinanza che il presidente della Regione emanerà nei prossimi giorni. «Sempre con l'obiettivo di garantire una maggiore sicurezza – spiega Solinas - sensibilizzeremo i turisti ad effettuare il test del Covid-19. A chi lo vorrà, lo faremo noi all'arrivo. Nessun obbligo ma un invito alla cautela. In cambio siamo pronti a offrire voucher per arricchire la vacanza: penso per esempio all'accesso ai musei, ai siti archeologici, a sconti o buoni per l'acquisto di prodotti tipici. Insomma, un segnale ulteriore di accoglienza verso i visitatori, con l'invito a ritornare presto nella nostra isola».

di Silvia Sanna
Articolo tratto da “La Nuova Sardegna” del 03 Giugno 2020
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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
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