giovedì 4 giugno 2020

La saggezza del fascista Bolsononaro. Di Giovanni Maria – Mimmia – Fresu.



«Mi spiace per le vittime, ma prima o poi moriremo tutti».

-Questa è la frase detta ieri dal fascista Bolsonaro, che molta stampa, anche qui da noi, definisce sovranista, in modo che gli imbecilli credano che sia pure cosa nobile.
Stanno morendo a migliaia in Brasile, ogni giorno, mentre questo criminale, amico dei fascioleghisti italiani e del matto della Casa Bianca, continua a negare il coronavirus e caccia via chiunque proponga strumenti di difesa.

Molti di coloro che oggi stanno morendo o sono abbandonati hanno votato questo criminale, lo hanno eletto presidente, altrimenti sarebbe solo un militare esaltato, un fascista, che se fosse qui in Italia avrebbe potuto convocare, al massimo, una manifestazione il 2 giugno, alla testa di uno striscione tricolore o vestito con una ridicola giacca arancione.

Tanto qui nessuno si domanderebbe chi mai potrebbe autorizzare un ex militare, uno come Pappalardo che, tra l'altro, paga le tasse in Tunisia ad aizzare contro lo Stato italiano una folla di fascioleghisti fuori corso. Casomai, resterebbe da chiedersi se i segni di senescenza mentale e la furia antidemocratica siano maturate dopo il suo pensionamento; altrimenti occorrerebbe domandarsi attraverso quali meccanismi, valutazioni, selezioni, vengono indirizzate le carriere militari.

-Grande lo stupore e pure il rammarico del mondo scientifico internazionale alla vista del modulo di autocertificazione varato dalla giunta Solinas, dopo un mese di tuoni sulla linea di confine sardo e del passaporto sanitario per il suo attraversamento.
Il cruccio è grande perché la soluzione, sbattuta ieri sotto la lente della medicina mondiale, l’avevamo nel pensatoio di viale Trento:  una autocertificazione.

Due paginette in cui basta indicare se si ha febbre, mal di testa, diarrea (l’unghia incarnita è facoltativa) e il Covid19 diventa un giochino da portare in spiaggia. Ahh, Solinas, Nieddu e Chessa, ci avessero pensato prima chissà quanta sofferenza avrebbero risparmiato all’umanità.

Giovanni Maria – Mimmia – Fresu.
Consulente politiche sociali e immigrazione




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