Il coronavirus fa ancora paura. Nell'Isola ieri ci sono stati quattro nuovi casi, mentre a livello
nazionale i positivi sono 329 in più rispetto alla rilevazione di martedì. Uno dei contagi in Sardegna riguarda una donna dell'Oristanese, affetta da un'altra grave patologia,
già risultata in precedenza positiva, poi negativa e ora
nuovamente positiva. L'altro è quello di una ragazza di Tortolì, incinta, appena rientrata dagli Stati Uniti, sottoposta a tampone
dall'Usca di Barisardo e risultata positiva.
La giovane aveva avuto qualche lieve
sintomo a marzo, poi passato, ora è asintomatica e in isolamento. Oggi faranno
il test anche due persone che sono andate a prenderla in aeroporto. Due casi anche in ospedale a Sassari. Un medico di Cardiologia e un operatore
sanitario di Rianimazione sono stati posti in isolamento fiduciario. «Le
procedure di sicurezza si sono
dimostrate efficaci», la spiegazione del commissario dell'Aou di Sassari,
Giovanni Maria Soro. «I reparti da dove provengono le due persone funzionano
regolarmente».
Il
bollettino nell'Isola Sono complessivamente 1.366 i casi di Covid-19 accertati dall'inizio dell'emergenza, ma non sono compresi gli ultimi. In totale sono stati eseguiti 71.452 test. I pazienti ricoverati in ospedale sono 11, nessuno in terapia intensiva, mentre 20 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.184 pazienti guariti (+3 rispetto all'ultimo aggiornamento), più altri 19 guariti clinicamente. Resta invariato il numero delle vittime, 132.
Il report
in Italia In tutta Italia sono almeno 237.828 le persone che hanno contratto il virus (+329 rispetto a martedì, di questi, 242 solo in Lombardia, il giorno precedente l'aumento era stato di 210 casi). I decessi sono 34.448 (+43), i ricoverati con sintomi 3.113 (-188) di cui 163 in terapia intensiva (-14), mentre 179.455 sono i dimessi (+929 rispetto al giorno precedente).
La
riorganizzazione. Intanto si lavora per la riorganizzazione degli ospedali, da un lato con il riavvio delle attività ordinarie, dall'altro con interventi nei pronto soccorso (i percorsi separati devono diventare strutturali) e la creazione di nuovi posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva. Nei pronto soccorso le modifiche fatte durante l'emergenza devono diventare strutturali. «È fondamentale che ci siano percorsi separati per i pazienti potenzialmente contagiosi», spiega l'assessore alla Sanità Mario Nieddu, «in quasi tutte le strutture dell'Isola ci saranno lavori e ristrutturazioni, per mettere al riparo i pronto soccorso dai rischi di infezione e di diffusione del virus».
L'operazione
rientra nel Piano di riconversione della rete ospedaliera messo a punto dalla Giunta,
approvato nei giorni scorsi dalla commissione Sanità. Prevede
101 nuovi posti letto di terapia intensiva, 58 di
sub-intensiva, e l'individuazione nei pronto soccorso di aree distinte di permanenza per i casi sospetti. Il Piano è nella programmazione nazionale del decreto Rilancio, che dà alla Sardegna oltre 42 milioni di euro, in più ci sono fondi regionali (1,3 milioni assegnati all'Aou di Sassari e ulteriori 20 milioni). (cr. co.)
Articolo
tratto da “L’Unione Sarda” del 18.06.2020
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