giovedì 11 giugno 2020

(11 Giugno 1984). Muore a Padova Enrico Berlinguer, segretario generale del Partito Comunista Italiano


“Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi, può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La prova per questo obbiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.” 7 Giugno 1984, Padova (Enrico Berlinguer, Sassari, 25 Maggio 1922 – Padova, 11 Giugno 1984)

“Occorre che con audacia e con intelligenza ci si sappia liberare da ogni scolastica applicazione della nostra dottrina intesa come dogma, o da orientamenti che non sono più adeguati all’esperienza e alle condizioni storiche attuali, per camminare verso vie nuove di avanzata verso il socialismo” (Enrico Berlinguer, Sassari, 25 Maggio 1922 – Padova, 11 Giugno 1984)

(11 Giugno 1984). Muore a Padova Enrico Berlinguer, segretario generale del Partito Comunista Italiano. Colpito da emorragia cerebrale il 07 Giugno durante un comizio, Berlinguer aveva sessantadue anni.

Nella rituale comunista i funerali hanno sempre avuto un'importanza rilevante. Le masse che vi prendevano parte volevano sia salutare il leader scomparso, sia testimoniare che loro c'erano e ci sarebbero sempre state. Questo valeva in Unione Sovietica ma anche in Italia. Basti pensare alla folla che prese parte nel 1964 alle esequie di Palmiro Togliatti, immortalata dal pennello di Renato Guttuso.

Non poteva fare eccezione da questo punto di vista, venti anni più tardi, il funerale di Enrico Berlinguer. Il segretario comunista, oltre ad essere molto amato dai militanti del suo partito, godeva del rispetto incondizionato dei suoi avversari politici (al funerale partecipò anche Almirante, allora segretario dell’MSI, partito nato dalle ceneri del partito fascista). A questo si deve aggiungere una morte sopraggiunta all'improvviso, mentre teneva un comizio a Padova per le elezioni europee del 17 giugno che videro il PCI, per la prima e unica volta, superare la DC.

Enrico Berlinguer nasce a Sassari il 25 maggio 1922. Consegue la maturità classica e si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Sassari, sostenendo tutti gli esami. Nell'ottobre del 1943 si iscrive al Partito Comunista Italiano, diventando Segretario della sezione giovanile di Sassari.

All'inizio del 1944 Berlinguer è ritenuto uno dei responsabili dei "moti per il pane" verificatosi in quei giorni a Sassari: viene arrestato. Viene prosciolto e scarcerato alla fine del mese di aprile. Poco dopo è nominato responsabile della Federazione Giovanile Comunista di Sassari. Nel 1945, dopo la Liberazione è a Milano come responsabile della Commissione giovanile centrale del PCI.

Tre anni più tardi, al VI Congresso del PCI, viene eletto membro effettivo del Comitato Centrale e membro candidato della direzione del partito. In seguito, al Congresso nazionale della Federazione Giovanile Comunista Italiana, viene eletto Segretario Generale: manterrà la carica fino al 1956; assume inoltre la Presidenza della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica che ricoprirà fino al 1952.

Nel 1957 sposa Letizia Laurenti, dal cui matrimonio nasceranno quattro figli (Bianca, Marco, Maria e Laura); in questo periodo torna in Sardegna come Vice Segretario Regionale del PCI.

Sarà Segretario Regionale del PCI del Lazio dal 1966 al 1969. Eletto deputato, entra in Parlamento per la prima volta nel 1968 divenendo membro della Commissione Esteri; ben presto all'interno del partito arriva alla carica di Vice Segretario Nazionale. Al XIII Congresso Nazionale del PCI, svoltosi a Milano nel marzo del 1972, Berlinguer viene eletto Segretario Nazionale.

Sa Babbaiola             



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