Ho letto i
profili dei sottosegretari nominati da Draghi. Riassumendo abbiamo:
- Tre poltrone ai renziani, la ministra alle pari
opportunità Bonetti, Scalfarotto sottosegretario all’Interno e Bellanova alle
Infrastrutture. Sono gli stessi che un mese fa chiedendo le dimissioni di Conte
dicevano “lo facciamo perché ci crediamo, noi non siamo attaccati alle poltrone”.
Tre su tre.
- La leghista Borgonzoni, che dichiarò “non leggo un
libro da tre anni” dove la metti? Alla Cultura, naturalmente.
- La grillina Castelli, cintura nera di gaffe, famosa
per il “questo lo dice lei” a Padoan che le spiegava l’effetto dello spread sui
mutui, dove la metti? Sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle
Finanze. Perche no?
- Il grillino Carlo Sibilia confermato sottosegretario
all’Interno. Tempo fa chiedeva l’arresto di Draghi per il crac MPS, ma ora deve
averlo perdonato. Famoso per la proposta di legge per istituire il matrimonio
tra uomini e animali.
- Il forzista Francesco Paolo Sisto, avvocato di
Berlusconi al processo Ruby lo mettono alla Giustizia. Giuro che non è uno
scherzo.
- All’istruzione va il leghista barese Rossano Sasso,
uno che attribuì a Dante una citazione di Topolino e che definì “bastardo
irregolare” un uomo accusato di stupro e rivelatosi innocente. Sì, hai letto
bene, all’Istruzione.
- La leghista Stefania Pucciarelli va alla Difesa, così
visto che viviamo sotto occupazione militare la vedremo spesso in Sardegna.
Magari più spesso d’estate. Una famosa per aver messo il “mi piace” in un post
in cui si chiedeva di istituire i forni crematori per gli stranieri.
Sui
ministeri già sapete, non c’è bisogno che vi ricordo le liste dei “mai con
quelli” e tutte le ingiurie reciproche dette per anni da tutti quelli che ora
governano insieme. Di Draghi, vabbè, credo che
qualcosina sulla riduzione della Grecia a status di colonia la sappiano più o
meno tutti. Ora tocca al prossimo cadere dalle nuvole e scoprire da
grandi e (forse) vaccinati che i banchieri tutto ciò che danno poi lo
rivogliono con gli interessi. Interessi greci.
Detto
questo:
Cari amici
unionisti, italiani di Sardegna, Sardignoli da “Italia chiamò poropò po’ po’
po’”, pensatela pure come volete, fate finta di nulla, continuate a sostenere
questo scempio disgustoso, questo attentato ad ogni rimasuglio di dignità
morale e umana. Continuate pure a nascondervi dietro frasi fatte (fatte ad hoc
per farvele dire) e a definire responsabile tutto ciò
che narcotizza la vostra coscienza.
Però per
carità, per cortesia, almeno per decenza: d’ora in poi prima di parlare degli
indipendentisti, fossero anche i peggiori e più sgangherati indipendentisti che
ci siano in giro, sciacquatevi veramente la bocca.
Pier Franco Devias
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