mercoledì 24 marzo 2021

Quando una certa sinistra strizza l’occhio alle politiche oscurantiste sulla famiglia. Di Pier Franco Devias.


 

Eh no, non è solo di Nuoro il problema. Anche altri comuni, governati dal centrodestra e dal centrosinistra, aderiscono al circuito dei cosiddetti "comuni amici della famiglia". Liberu ha messo in guardia tutti, avvisando che dietro questa parvenza di sostegno alle politiche familiari in realtà ci sono associazioni della peggiore area oscurantista e bigotta, negazionisti dei diritti al divorzio e all'interruzione di gravidanza, avversari ossessivi delle unioni civili.

 

Liberu ha chiesto a tutti i suoi consiglieri comunali di avversare questa avanzata medievale, e già si vedono gli effetti stizziti a Nuoro e Fordongianus, in cui i sindaci credono di poterci liquidare con un "non accettiamo lezioni" e "questi consiglieri cercano solo visibilità" anziché entrare nel merito della grave adesione.

 

Gli amministratori di sinistra di tutta la Sardegna preferiscono restare in un imbarazzato silenzio. Inclusi quelli e quelle che all'occasione si arcobalenano e mettono la cintura nera di diritti civili. Anche quelli e quelle che dicono di essere di sinistra e che contro bigottismo, deliri destrorsi e omofobia si fanno partigiani tutti i giorni, perché odiano gli indifferenti.

 

Ma oggi stanno zitti. E zitte. Fanno finta di nulla. E lo sapete perché? Perché questa vergogna è bipartisan. E se provano a muovere un dito i loro colleghi di destra gli rinfacciano subito che gli accordi con questa gente furono presi già da anni da amministrazioni di sinistra e che i contatti stretti c'erano già ai tempi della giunta Pigliaru. Allora meglio tutti zitti e fare finta di nulla.

 

E va bene, continuate a fare finta di nulla, a non opporvi per ordine di scuderia. Ma nel silenzio della vostra indifferenza abbiate la decenza di vergognarvi. Vi saluto con un passaggio dell'articolo dell'Unione Sarda di oggi. Chiedetevi se vi sembra normale, se ci possono essere giustificazioni per gente che si definisce laica e di sinistra, per collaborare a delicate politiche sociali con questo tipo di persone.




 

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