venerdì 5 marzo 2021

Contagi in aumento in quasi tutte le regioni. Una terza ondata si abbatte sull'Italia.


 


Con un boom dei contagi da coronavirus, destinati ancora a salire nei prossimi giorni, terapie intensive e reparti ordinari sempre più pieni, l'Italia tra zone rosse e arancioni rafforzate si scopre ogni giorno più assediata dall'epidemia, mentre i morti viaggiano verso i 100 mila e i casi totali sono quasi 3 milioni. Il primo Dpcm di Mario Draghi, che sarà in vigore da sabato, viene considerato a Palazzo Chigi adeguato ad affrontare la risalita dei contagi, soprattutto perché dà agli amministratori gli strumenti per intervenire in maniera mirata e rapida laddove necessario, con la chiusura delle scuole e con altre zone "scure" locali.

 

Il monitoraggio delle varianti resta comunque costante e il governo concentra la sua attenzione – con riunioni in programma già nei prossimi giorni - in particolare sulla scuola, dove nelle ultime settimane sono esplosi i casi, e sui trasporti, da sempre possibile luogo di contagio. Se la crescita della curva non si arrestasse, ipotizza già qualcuno tra i ministri, potrebbero rendersi necessarie nuove misure come un anticipo del coprifuoco rispetto alle 22 o di una stretta ulteriore su weekend e spostamenti.

 

L'esecutivo, che da aprile potrebbe abbandonare lo strumento del dpcm e varare un decreto legge per le misure anti contagio, intende intanto valutare l'efficacia del dpcm firmato martedì, a partire dallo stop alle lezioni nelle aree a più alto contagio, i cui effetti si vedranno non prima di una settimana-dieci giorni. L'obiettivo principale è poi accelerare nella campagna vaccinale di massa, resa più difficile dalla corsa dell'epidemia – lo scenario peggiore contemplato dagli esperti - in questo senso un'Italia quasi tutta rossa sarebbe di aiuto nell'efficacia della somministrazione.

 

Oggi il ministero della Salute dopo il monitoraggio settimanale - relativo a dati già superati - stringerà le misure su diverse regioni, tra cui la Lombardia, che ha proclamato da mezzanotte l'arancione scuro e ha registrato oltre 5 mila tamponi positivi in 24 ore. In bilico anche Campania, Emilia Romagna e Abruzzo, che potrebbero aggiungersi in rosso a Molise e Basilicata. Calabria – che chiuderà tutte le scuole -, Friuli Venezia Giulia e Veneto vanno verso l'arancione, mentre il Lazio resta fino all'ultimo tra giallo e arancione. Nelle Marche, dove già Ancona è zona rossa, da sabato stretta a Macerata. Si attendono le mosse dei nuovi vertici della struttura emergenziale, il commissario Francesco Figliuolo e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, che incontreranno le Regioni assieme ai ministri Roberto Speranza (Salute) e Mariastella Gelmini (Autonomie).

 

La gestione della pandemia d'ora in poi sarà sul modello della Protezione civile, ovvero territoriale e tempestiva, secondo quanto emerso dal vertice di ieri con le autorità sanitarie. Dal territorio le notizie e i dati sembrano indicare che si sta inseguendo il virus, trainato dalle varianti, in primis quella inglese, invece di anticiparlo, e che la terza ondata è in pieno corso. Il bollettino quotidiano del ministero della Salute dice che in 24 ore i test positivi sono stati quasi 23 mila, un livello mai toccato da gennaio, duemila più di mercoledì, nonostante meno tamponi. Le vittime sono ancora 339, ma a preoccupare sono i 232 nuovi ingressi in terapia intensiva.

 

Articolo “Unione Sarda” del 05.03.2021

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Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

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