sabato 20 marzo 2021

In maggioranza acque sempre agitate


 

Martedì mattina il centrodestra si chiuderà in conclave. I litigi interni sono ormai troppi. Non c'è solo il caso delle nuove Province, impantanate, ma anche la sanità. La gestione dell'emergenza e della campagna vaccinale non è piaciuta e non piace a tutti gli alleati di Solinas. E infatti proprio l'attuale organizzazione dell'Ats-Ares è al centro di una lettera aperta indirizzata dal leader dell'Udc, Giorgio Oppi, al capogruppo del Psd'Az, Franco Mula, che, in una dichiarazione alla Nuova, invece aveva difeso e promosso Massimo Temussi, il commissario dell'Azienda.

 

Ecco la lettera: «Stupisce - scrive Oppi - che l'onorevole Mula, generalmente prudente, abbia avuto una reazione così veemente alle mie critiche sulla gestione della sanità sarda, sulla quale, forse, posso esprimere qualche fondata opinione». Per proseguire: «Sarebbe politicamente interessante sapere, poi, se il collega abbia parlato come consigliere regionale, o rappresentato, invece, la posizione ufficiale del Psd'Az». È una differenza non da poco, per Oppi, perché nel primo caso «mi limiterei a ricordargli che le nomine seguite alla riforma della sanità di qualche mese fa hanno creato dirigenti di serie A, che hanno sommato incarichi a incarichi, e altri cui non è quasi neanche concesso di spostare neppure una penna».

 

Tra quelli di serie A - si legge ancora - «c'è anche Temussi, che, ad oggi, riveste ben tre incarichi, pur se molto complessi. Che la persona in questione sia attiva e capace, è fuori dubbio. Sui vantati meriti sul campo, però, ricordo a Mula che siamo l'ultima regione in Italia nel numero di vaccini fatti, che le politiche di tracciamento sono fallite e che la situazione generale della sanità è nel caos. Mi creda, onorevole Mula: di professionisti capaci e svelti, come l'attuale commissario, uno e trino, ne esistono altri e forse un peso minore su una persona sola avrebbe giovato all'organizzazione e alla gestione».

 

Per affondare i colpi subito dopo: «Noto, invece, che nell'Azienda si è raggiunta un'abile capacità di deportare i futuri dipendenti, mandando al Nord quelli che vorrebbero stare al Sud e all'Ovest quelli che hanno casa all'Est», e «in questo - prosegue Oppi - devo riconoscerlo, le capacità dello staff del commissario, scelto, per altro, con criteri discutibili, sono davvero straordinari». Per chiudere la lettera con questa considerazione molto politica: «Se, invece, l'ultima garibaldina difesa del commissario da parte del capogruppo rappresenta la posizione del Pds'Az, allora la musica cambia e sarebbe opportuno un immediato confronto all'interno della maggioranza di cui noi e i sardisti facciamo parte».

 

Articolo “Nuova Sardegna” del 19.03.2021

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Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

 

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