Martedì mattina il centrodestra si chiuderà in
conclave. I litigi interni sono ormai troppi.
Non c'è solo il caso delle nuove Province, impantanate, ma anche la sanità. La
gestione dell'emergenza e della campagna vaccinale non è piaciuta e non piace a
tutti gli alleati di Solinas. E infatti proprio l'attuale organizzazione dell'Ats-Ares
è al centro di una lettera aperta indirizzata dal leader dell'Udc, Giorgio
Oppi, al capogruppo del Psd'Az, Franco Mula, che, in una dichiarazione alla
Nuova, invece aveva difeso e promosso Massimo Temussi, il commissario
dell'Azienda.
Ecco la lettera:
«Stupisce - scrive Oppi - che l'onorevole Mula, generalmente prudente, abbia
avuto una reazione così veemente alle mie critiche sulla gestione della sanità
sarda, sulla quale, forse, posso esprimere qualche fondata opinione». Per
proseguire: «Sarebbe politicamente interessante sapere,
poi, se il collega abbia parlato come consigliere regionale, o rappresentato,
invece, la posizione ufficiale del Psd'Az». È una differenza non da
poco, per Oppi, perché nel primo caso «mi limiterei a ricordargli che le nomine
seguite alla riforma della sanità di qualche mese fa hanno creato dirigenti di
serie A, che hanno sommato incarichi a incarichi, e altri cui non è quasi
neanche concesso di spostare neppure una penna».
Tra quelli di serie A - si legge ancora - «c'è anche Temussi, che, ad oggi, riveste ben tre incarichi, pur
se molto complessi. Che la persona in questione sia attiva e capace, è fuori
dubbio. Sui vantati meriti sul campo, però, ricordo a Mula che siamo l'ultima
regione in Italia nel numero di vaccini fatti, che le politiche di tracciamento
sono fallite e che la situazione generale della sanità è nel caos. Mi creda,
onorevole Mula: di professionisti capaci e svelti, come l'attuale commissario,
uno e trino, ne esistono altri e forse un peso minore su una persona sola
avrebbe giovato all'organizzazione e alla gestione».
Per affondare i colpi subito dopo: «Noto, invece, che nell'Azienda si è raggiunta un'abile
capacità di deportare i futuri dipendenti,
mandando al Nord quelli che vorrebbero stare al Sud e all'Ovest quelli che
hanno casa all'Est», e «in questo - prosegue Oppi - devo riconoscerlo, le
capacità dello staff del commissario, scelto, per altro, con criteri
discutibili, sono davvero straordinari». Per chiudere la lettera con questa considerazione
molto politica: «Se, invece, l'ultima garibaldina difesa del commissario da
parte del capogruppo rappresenta la posizione del Pds'Az, allora la musica
cambia e sarebbe opportuno un immediato confronto all'interno della maggioranza
di cui noi e i sardisti facciamo parte».
Articolo “Nuova Sardegna” del 19.03.2021
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Federico Marini
skype: federico1970ca
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