Più
disgustoso della solidarietà di Salvini all’entità sionista c’è solo l’atteggiamento
della grande stampa italiana. I palestinesi, derubati
della terra, dell’infanzia, della felicità, della speranza. Affamati e
assetati, torturati, uccisi e menomati dai proiettili e dalle bombe, lasciati
morire dissanguati quando feriti, incarcerati, picchiati, umiliati, sfrattati
dalle loro case, privati del loro lavoro, del futuro, della pace dal criminale
di guerra sionista, provano a difendersi disperatamente.
Come un
gatto che tenta di graffiare una tigre.
E
la grande stampa italiana insiste a commentare “numerosi raid israeliani su
Gaza IN RISPOSTA ai razzi palestinesi”.
In
risposta.
Presentando
una deliberata aggressione come una difesa necessaria.
Almeno
Salvini dice ciò che pensa e le sue oscenità le dice come espressione della sua
opinione di destra, non le presenta – come fa la stampa – per notizia
obiettiva.
Pure peggio
di Salvini. La più sfacciata, asservita e connivente propaganda di guerra
sionista spacciata per notizia indipendente.
E poi vi
chiedete perché l’Italia finisce sempre tra gli ultimi del mondo nella
classifica sulla libertà di stampa.
Pier Franco Devias
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