Premessa: se il termine
terrorista, nella sua attuale accezione, fosse stato in uso anche prima
del XIX/XX secolo, la stampa occidentale avrebbe identificato come terroristi
anche gli indiani d'America, i Nativi, che resistevano al loro sterminio e alla
rapina della loro terra da parte degli invasori europei.
Scrive
la stampa occidentale a proposito delle proteste dei palestinesi a Gerusalemme
e dei violenti scontri:
“oltre 300 feriti e tre terroristi uccisi nella guerra delle -case contese-.“
Primo, sono civili uccisi mentre si difendevano dall'ennesima occupazione, non
terroristi; Secondo, non sono “case contese”, sono case e terra occupate
dall’espansionismo imperialista sioniosta; territorio e
case strappate ai palestinesi dai coloni ebrei protetti dall’esercito
israeliano che ai sassi dei palestinesi e i poco più che razzi pirotecnici di
Hamas, lancia bombe e missili sulla popolazione di Gaza (20 morti di cui
9 bambini), in nome di un diritto che non hanno; diritto proprietario di
Israele che non esiste.
Apprezzabile
la, cerchiobottista, dichiarazione dell’Ue: “Inaccettabili i lanci contro
popolazioni civili”. L'apprezzamento è per la tempestiva presa di posizione
occidentale perché, in passato, anche fino al 2019, ogni volta che Israele ha
distrutto città, scuole ed ospedali palestinesi, per una dichiarazione di
cessate il fuoco, da parte dell’Onu, ad esempio, occorreva aver superato il
battente minimo di qualche centinaio di palestinesi uccisi. Non civili uccisi,
per la stampa occidentale, terroristi, manco a dirlo.
Giovanni Maria – Mimmia
Fresu.
Giornalista
pubblicista. Consulente
politiche sociali e immigrazione.
Nessun commento:
Posta un commento