Sono stata
eletta segretaria regionale dei Rossomori. Ne sono onoratissima, mi sento
riconoscente per la fiducia che mi è stata data dagli iscritti, per il sostegno
e perfino l’entusiasmo che mi sento attorno. Farò tutto quello che posso per
esserne all’altezza e mi impegnerò con tutta l’energia di cui sono capace.
Io
non mi sono mai ammalata di antipolitica. Non ho mai assecondato la
tentazione diffusa di gettare la spugna davanti alle mille e mille ingiustizie,
alle mille arroganze e speranze deluse, con le quali molti motivano il loro
disimpegno. Non ho mai condiviso quella rinuncia del “tanto non cambierà mai
niente” perché le cose cambiano e come e, a volte, possono anche cambiare
sprofondando in peggio. Non ho mai accettato quel:
“Tanto sono tutti uguali” con il quale spesso si motiva l'indifferenza
perché quando pronunciate quella frase così a cuor leggero, voi dovete sapere
che, se ce n’è uno diverso lo state ammazzando voi in quel momento.
C’è un modo
di fare politica arrogante, disonesto, interessato, volto alla ricerca del
proprio potere, privilegio e tornaconto. E c’è un modo
di fare politica onesto, volto al bene comune, ispirato a valori alti di equità
e giustizia, un modo in cui cittadini organizzati in un partito si
guardano attorno, leggono il presente, osservano e cercano vie di riscatto, di
miglioramento, di giustizia e di speranza. E questo è quello che io ho trovato
4 anni fa nei Rossomori quando, lasciando con coraggio assessorati, direzioni
generali e tutto quanto comporta stare in ruolo di governo, erano usciti dalla
maggioranza Pigliaru contestandone la riforma sanitaria, la legge urbanistica,
la gestione delle somme dovute dallo Stato alla Sardegna, la legge di riordino
degli enti locali, la posizione assunta sul referendum di Matteo Renzi, la
gestione dei lavori pubblici.
Quella
scelta credo si chiami coerenza. Io la penso come Gramsci, non voglio essere
il peso morto della storia, non voglio essere indifferente, sento forte il
dovere della militanza e lo sdegno per ciò che vedo non si traduce per me in
indifferenza ma in ricerca di azione e di speranza.
Sostituisco,
alla guida dei Rossomori, una grande persona e un grande segretario. Marco Pau unisce competenza e visione ad una lealtà
altruista completamente priva di ogni interesse personale. Unisce la passione
per la politica e per la militanza ad un grande senso del bene comune. Sono
orgogliosa e mi incoraggia che sia stato il primo firmatario della mia
candidatura.
I Rossomori
siamo persone perbene. Grazie ad ogni iscritto che mi ha dato fiducia. Grazie
ad ogni donna e ogni uomo che si è espresso con parole di augurio. Grazie a Natacha Lampis che nel
ruolo di Presidente del partito condividerà con me questa avventura. Grazie a
tutti quelli che avranno voglia di fare pezzi di strada con noi.
Lucia Chessa.
Segretaria
Partito dei Rossomori
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