Non più verde, ma gialla. Non più
dall'alba di oggi, ma fra 24 ore e fino al 3 dicembre. Però la sostanza non cambierà:
in Sardegna i divieti saranno molto più
leggeri rispetto a quelli
imposti dal governo Conte alle regioni arancioni, ad
esempio Sicilia e Puglia, e ancora meno se messi a confronto con il nuovo lockdown
in Lombardia e Piemonte. Ma da domani cosa potranno fare e non fare i sardi?
Ecco le novità.
Coprifuoco. Come
in tutte le regioni, il blocco scatterà dalle 22 fino alle 5. In quelle ore,
tutti dovranno stare a casa e potranno uscire solo per motivi di lavoro e
urgenza. Se bloccati dalle forze dell'ordine, dovranno autocertificare il
perché dello spostamento. Il modulo sarà lo stesso utilizzato nelle ultime settimane
della precedente serrata nazionale.
Scuole. La
didattica a distanza sarà totale negli istituti superiori e nelle università. Addio,
quindi, al 75 per cento di queste settimane. È prevista una sola eccezione:
lezioni in presenza, sempre e solo in piccoli gruppi, nelle ore di laboratorio.
Rimarranno aperti asili, scuole per l'infanzia, Elementari e Medie. Però dai sei anni in su gli alunni dovranno indossare le mascherine anche
in classe.
Bar e ristoranti. Il nuovo Dpcm non ha modificato le regole previste dal precedente decreto:
serrande abbassate alle 18 ma fino alle 22
sarà possibile l'asporto
anche se nulla, dai cibi alle bevande, potrà essere consumato davanti ai locali. Sempre ammesse le consegne a domicilio.
Saranno possibili, le aperture domenicali,
ma ogni giorno all'ingresso dovrà essere affisso il numero di posti
disponibili. Massimo 4 persone ai tavoli, distanziati comunque di un metro. Mascherina obbligatoria all'interno del locale.
Spostamenti e trasporti. Dalle 5 del mattino alle 22, in Sardegna, saranno sempre possibili gli
spostamenti da un Comune all'altro. Per bus e treni la capienza scenderà
dall'80 al 50 per cento dei posti. Per
quanto riguarda aerei e traghetti, i viaggi dovranno avere per forza una di queste motivazioni: lavoro, studio e salute. I
passeggeri in arrivo dovranno, come in passato, registrarsi nella piattaforma
«Sardegna sicura», essere autorizzati dalla Protezione civile regionale e
avranno l'obbligo della quarantena volontaria.
Per quelli in partenza verso Roma non dovrebbero esserci prescrizioni particolari almeno fino a
quando Sardegna e Lazio rimarranno entrambe regioni gialle. Sarà molto più
complicato viaggiare verso Milano (la Lombardia è zona rossa) e molto dipenderà
da quali regole saranno stabilite per gli aeroporti di Linate, Malpensa e
Bergamo. C'è un'ultima clausola: il governatore potrà isolare dal resto della regione i Comuni in
cui siano accertati focolai
presenti per almeno sette giorni. In
questo caso, quei territori diventeranno zone rosse da cui sarà vietato entrare
e uscire.
Movida e micro zone chiuse. Il coprifuoco alle 22 impedirà qualunque tipo di assembramento. Con la
possibilità, lasciata ai sindaci, di chiudere però del tutto strade e piazze a
rischio. Dalle 18 in poi, vietato consumare cibi e bevande in giro. Supermarket e centri commerciali. Per i primi l'unica limitazione sarà - testuale - «dilazionare gli
ingressi» e quindi evitare affollamenti nelle corsie e alle casse. I centri
commerciali, invece, rimarranno chiusi nei prefestivi, compreso il sabato, e la
domenica. Nei fine settimana potranno aprire solo market, farmacie,
parafarmacie, edicole e tabaccherie presenti all'interno delle stesse città mercato.
Parrucchieri e simili. Nessuna limitazione è prevista per saloni e centri estetici: potranno
continuare a rimanere aperti comunque nel pieno rispetto dei protocolli di
sicurezza. Serrande abbassate tutto il giorno per centri benessere e termali. Teatri e palestre. La chiusura continuerà a essere totale per teatri, cinema, palestre,
piscine, discoteche e sale giochi. Azzerati convegni e congressi. Revocata la
concessione di aprire gli stadi a mille spettatori per le partite della Serie A
di calcio.
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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca
di Umberto Aime
Articolo tratto da la “Nuova Sardegna” del 05.11.2020
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