lunedì 23 novembre 2020

«I mini lockdown servono, i sindaci stanno facendo bene»


 


 

«È vero che oggi abbiamo l'Rt, l'indice di trasmissione del virus, più basso d'Italia, ma se continuiamo a viaggiare su numeri così elevati di contagi quotidiani, rischiamo una rapida risalita». L'assessore alla Sanità Mario Nieddu analizza l'andamento della curva nell'Isola e le misure messe in campo per il contenimento e spiega: «I sindaci stanno facendo un grande lavoro, fanno benissimo ad adottare lockdown nei loro paesi quando i casi di positività aumentano. Purtroppo ci sono ancora troppe persone che non mantengono il distanziamento e non rispettano le regole. Ci arrivano segnalazioni di bar affollati, di raduni di giovani senza mascherine, di spuntini in campagna alla fine di una battuta di caccia, di feste di compleanno con tanti invitati. Sono tutti comportamenti che in questa fase non ci possiamo permettere».

 

L'ultimo monitoraggio. Nell'ultimo report del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità, l'Rt puntuale dell'Isola (calcolato al 4 novembre) è 0,79. Le nuove infezioni segnalate in una settimana 877, l'incidenza per 100mila abitanti 154,68, i focolai in crescita, la classificazione complessiva di rischio "alta", la pressione sulle terapie intensive al 39%, l'occupazione dei posti di degenza ordinaria al 33%.

 

È vero che in Sardegna, come in tutta Italia, il trend segna una riduzione dell'incremento dei casi e si va verso un appiattimento della curva, ma «con l'attuale livello di incidenza di diagnosi - sottolinea il report - resta frequente l'impossibilità di tenere traccia di tutte le catene di trasmissione e c'è un carico elevato sui servizi assistenziali, con un ulteriore aumento dei ricoverati per Covid sia in area critica che non critica».

 

Le chiusure. «Non dobbiamo fare sciocchezze», prosegue l'assessore, «è fondamentale che la popolazione eviti le occasioni di contatto con persone fuori dal proprio nucleo abitativo, come avverte il ministero, e rimanga a casa il più possibile. Sappiamo che le restrizioni servono, ad esempio, il Sassarese sta migliorando, mentre preoccupa molto il Nuorese. Bisogna chiudere, le attività, i luoghi di aggregazione, anche le scuole. Ho incontrato a Silanus nei giorni scorsi gli amministratori del territorio che stanno vivendo una situazione difficilissima, il virus è entrato nella maggior parte dei paesi, bisogna spezzare le catene di contagio e spegnere i focolai. Noi siamo carenti sul fronte del tracciamento e della comunicazione degli esiti dei tamponi, ma ce la stiamo mettendo tutta per potenziare il sistema, con l'assunzione di figure da impiegare proprio in questa attività e il potenziamento delle Usca».

 

La proposta. Intanto l'Anci e il Cal propongono un piano di rafforzamento della medicina territoriale. L'obiettivo è quello di un più efficace tracciamento dei contatti dei positivi attraverso test antigenici rapidi fatti dai medici di medicina generale, e una più veloce comunicazione ai sindaci. L'associazione dei Comuni e il Consiglio delle autonomie locali stanno scrivendo un protocollo d'intesa – sul modello di quello già adottato in altre regioni - che prevede che i medici di medicina generale eseguano i test antigenici rapidi, su prenotazione e previo triage telefonico, ai contatti stretti asintomatici individuati da loro o segnalati dal Dipartimento di prevenzione, e ai casi sospetti.

 

Anche le sedi di Continuità assistenziale potranno essere dotate di tamponi rapidi. Ancora: il medico di medicina generale diventa ufficiale di sanità pubblica e potrà decidere la misura della quarantena (che varrà anche per l'Inps). Un altro punto riguarda la realizzazione di “Centri locali per i test antigenici rapidi” anche all'interno di strutture messe a disposizione dei Comuni.

 

Il piano dell'assistenza. Il commissario straordinario dell'Ats Massimo Temussi ha firmato ieri una delibera con cui riorganizza una serie di strutture dell'area di Cagliari, anche in funzione della trasformazione del Marino in Covid hospital e dell'attivazione del Binaghi. La Microchirurgia della mano sarà spostata al Brotzu, la Clinica ortopedica al Policlinico di Monserrato, il Centro donna e lo screening mammario vanno al San Giovanni di Dio, il Centro sclerosi multipla al Businco, il Servizio di farmacia territoriale sarà aperto alla Fiera e il Servizio di farmacia ospedaliera al Santissima Trinità. (cr. co.)

Articolo tratto da L’Unione Sarda del 23 Novembre 2020

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