martedì 3 novembre 2020

Contagi, sfondata quota 10mila Una vittima, crescono i ricoveri


 


In una settimana i positivi in Sardegna sono aumentati del 24,7%, e l'incidenza ogni 100mila abitanti è di 131.98. Con i 324 nuovi casi rilevati ieri dall'Unità di crisi, il numero complessivo dei contagi accertati sale a quota 10.154. C'è un'altra vittima, la numero 235, è un uomo di 58 anni dell'Oristanese.

 L'esperto. «Nei fine settimana c'è sempre una flessione, ma il numero inferiore di casi rispetto ai giorni precedenti non deve purtroppo trarre in inganno: la curva continuerà a salire», avverte l'epidemiologo Giovanni Sotgiu, componente del Comitato tecnico-scientifico regionale. «Se non blocchiamo immediatamente tutte le condizioni che amplificano la circolazione dell'infezione, ci troveremo sempre a rincorrere il virus e la situazione si aggraverà ulteriormente».

 I driver. Dunque - spiega il professore - «è necessario identificare i driver , e fare interventi chirurgici, non colpire in maniera indiscriminata, ma precisa, a partire dai territori. Sappiamo perfettamente dove stanno i rischi, e lo riscontriamo anche dagli studi internazionali e da ciò che accade negli altri Paesi, nelle scuole, nei trasporti pubblici, ovunque ci siano assembramenti. Non è pensabile che oggi accada che in un paese della Sardegna debbano intervenire i carabinieri per mettere a fine a una messa dove c'erano troppe persone. Perché le palestre sono state chiuse e le chiese no?».

 Il report Nell'ultimo bollettino si registrano 324 nuovi casi, 232 rilevati con attività di screening e 92 da sospetto diagnostico. La situazione più critica è sempre nella provincia di Sassari, con 149 nuovi contagi. In totale sono stati eseguiti 273.941 tamponi con un incremento di 3.367 test. Sono 339 i ricoverati in ospedale (+3 rispetto al dato di domenica), resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva: 43. Le persone in isolamento domiciliare sono 6.271. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 3.200 (+48) pazienti guariti, più altri 66 guariti clinicamente.

 Il monitoraggio. In base all'analisi settimanale fatta da Altems (Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari) nell'Isola - come è naturale - insieme con la curva dei contagi cresce quella dei ricoveri (sono 20,98 su 100mila residenti), se calcolati sul totale dei positivi sono il 6,76% (erano 6,19% tre settimane fa) e la saturazione delle terapie intensive ha toccato il 20,57% (la prima soglia d'allarme è 30%). Il tasso settimanale di tamponi eseguiti resta tra i più bassi d'Italia: sono 11,16 per mille abitanti (la media nazionale è di 16,45).

 In Italia. Diminuiscono i contagi in Italia per il solito «effetto weekend»: sono 22.253 (il giorno prima 29.907), ma con oltre 47 mila tamponi in meno. I pazienti ricoverati con sintomi sono 19.840 (+938), quelli gravi in terapia intensiva 2.022 (+83). Un numero così elevato era stato registrato il 17 marzo (erano 2.060, con la curva in salita) e al 26 aprile (2.009, con la curva in discesa). La regione più colpita resta la Lombardia (con 5.278 casi, 200mila totali), seguita dalla Campania (+2.861), dalla Toscana (+2.009) e dal Piemonte (+2.003). In rapida crescita anche le infezioni in Sicilia, con 1.024 nuovi positivi in un solo giorno. (cr. co.)

 

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Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

 

Articolo tratto da L’Unione Sarda del 03.Novembre 2020

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