In una settimana i positivi in Sardegna sono
aumentati del 24,7%, e l'incidenza ogni 100mila abitanti è di
131.98. Con i 324 nuovi casi rilevati ieri dall'Unità di crisi, il numero
complessivo dei contagi accertati sale a quota 10.154. C'è un'altra vittima, la
numero 235, è un uomo di 58 anni dell'Oristanese.
L'esperto. «Nei
fine settimana c'è sempre una flessione, ma il numero inferiore di casi rispetto ai giorni precedenti non
deve purtroppo trarre in inganno:
la curva continuerà a salire», avverte l'epidemiologo Giovanni Sotgiu, componente del Comitato tecnico-scientifico regionale. «Se non blocchiamo
immediatamente tutte le condizioni che amplificano la circolazione dell'infezione, ci troveremo sempre a rincorrere il virus e la situazione si
aggraverà ulteriormente».
I driver. Dunque
- spiega il professore - «è necessario identificare i driver , e fare
interventi chirurgici, non colpire in maniera indiscriminata, ma precisa, a
partire dai territori. Sappiamo perfettamente dove stanno i rischi, e lo
riscontriamo anche dagli studi internazionali e da ciò che accade negli altri
Paesi, nelle scuole, nei trasporti pubblici, ovunque ci siano assembramenti.
Non è pensabile che oggi accada che in un paese della Sardegna debbano
intervenire i carabinieri per mettere a fine a una messa dove c'erano troppe persone.
Perché le palestre sono state chiuse e le chiese no?».
Il report Nell'ultimo bollettino si
registrano 324 nuovi casi, 232 rilevati con attività di screening e 92 da
sospetto diagnostico. La situazione più critica è sempre nella provincia di
Sassari, con 149 nuovi contagi. In totale sono stati eseguiti 273.941 tamponi con un incremento di 3.367 test. Sono 339 i ricoverati in
ospedale (+3 rispetto al dato di domenica), resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva: 43. Le persone in isolamento domiciliare sono 6.271. Il dato
progressivo dei casi positivi comprende 3.200 (+48) pazienti guariti, più altri 66 guariti
clinicamente.
Il monitoraggio. In base all'analisi settimanale fatta da Altems (Alta scuola di economia
e management dei sistemi sanitari) nell'Isola - come è naturale - insieme con
la curva dei contagi cresce quella dei ricoveri (sono 20,98 su 100mila
residenti), se calcolati sul totale dei positivi sono il 6,76% (erano 6,19% tre
settimane fa) e la saturazione delle terapie intensive ha
toccato il 20,57% (la prima soglia d'allarme è 30%). Il
tasso settimanale di tamponi eseguiti resta tra i più bassi d'Italia: sono
11,16 per mille abitanti (la media nazionale è di 16,45).
In Italia. Diminuiscono i contagi in Italia
per il solito «effetto weekend»: sono 22.253 (il giorno prima 29.907), ma con
oltre 47 mila tamponi in meno. I pazienti ricoverati con sintomi sono
19.840 (+938), quelli gravi in terapia intensiva 2.022 (+83). Un numero così elevato era stato registrato il 17 marzo (erano 2.060, con
la curva in salita) e al 26 aprile (2.009, con la curva in discesa). La regione più colpita resta la Lombardia (con 5.278 casi, 200mila totali), seguita dalla Campania (+2.861),
dalla Toscana (+2.009) e dal Piemonte (+2.003). In rapida crescita anche le infezioni in Sicilia, con 1.024 nuovi positivi in un solo
giorno. (cr. co.)
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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca
Articolo tratto da L’Unione Sarda del
03.Novembre 2020
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