Ho
leggiucchiato qua e là polemiche legate alla nostra decisione di schierarci in
linea antifascista per il ballottaggio. Bisognerebbe chiarire (o meglio
ri-chiarire, visto che lo abbiamo già fatto) che si tratta di una decisione
legata alla dinamica del ballottaggio. Ma andiamo con ordine. Come funziona il
ballottaggio?
Il
ballottaggio prevede che i due candidati più votati tornino al voto per
decidere quale dei due sarà il sindaco. Non puoi scegliere una terza via, la
terza via è l'astensione, e ciò ti pone nella condizione di accettare
teoricamente, in maniera uguale, la vittoria dell'uno o dell'altro. Cioè tu
puoi anche dire "io sono contro entrambi”, ma anche se tu sei convinto di
ciò, in realtà stai dando ad entrambi il 50% delle probabilità di vincere. Perciò, paradossalmente, tu diventi per il 50% vantaggioso
per uno, per il restante 50% vantaggioso per l'altro. Bene, chiarito
questo – che è logica, non opinione - andiamo nello specifico.
Al primo
turno a Nuoro non abbiamo sostenuto nessuno dei due sfidanti attuali, ma anzi
li abbiamo avversati entrambi, costituendo una coalizione alternativa. Arrivati
al ballottaggio ci siamo trovati davanti all'ipotesi di scegliere tra uno e l'altro.
Da una parte uno il cui operato abbiamo criticato anche duramente, sotto vari
aspetti, prima durante e dopo il voto; dall'altra uno che rappresenta partiti
reazionari, conservatori, o di ispirazione fascista.
Quando, dopo
diverse riunioni di militanti e candidati, abbiamo deciso in maniera
radicalmente democratica cosa fare, è emersa la
necessità di fare ad ogni costo fronte al fascismo dilagante. Perciò
abbiamo deciso che sostenere il sindaco uscente era, in questo momento e date
le condizioni imposte dal ballottaggio, l'unica via possibile.
Un
commentatore facebookiano ha detto che la sinistra italiana per lui è destra.
Bravo, a grandi linee condividiamo. Ma noi abbiamo
costruito l'alternativa a quella sinistra. Siamo noi quelli che
quell’alternativa l’hanno fatta nascere, l'hanno consolidata, fatta crescere e
diventare forte. Non so se lui ha lavorato a costruire una alternativa, ma
almeno oggi una alternativa esiste e se vuole la può sostenere: si chiama
Liberu, e ha combattuto al primo turno.
Ma adesso non
siamo più al primo turno, dove puoi scegliere quello che più ti piace, dove
puoi sostenere la sinistra indipendentista per sfidare quella italiana. Adesso
il discorso è un altro, e non puoi decidere tu le regole. Da una parte
l'amministrazione che ci ha visto fortemente critici, ma a cui riconosciamo
anche atti positivi come ad esempio lo Sprar, le unioni civili, il passaggio a
gestione pubblica della raccolta dei rifiuti ecc.
Dall'altra
uno scenario agghiacciante con alcuni che se diventassero assessori li immagino
bene realizzare il sogno nel cassetto di sguinzagliare la polizia municipale a
perseguitare ambulanti senegalesi, sostenere campagne antiabortiste, rispondere
ossessivamente con "più polizia" a qualsiasi scenario di degrado o
difficoltà sociale, privatizzare tutto ciò che è disumanamente possibile,
tagliare fondi a tutto ciò che può servire a risolvere i problemi sociali alla
radice (per risolverli col di cui sopra "più polizia") per investirli
in modelli di sviluppo coloniali e/o in buzzurrate scioviniste ad ogni
ricorrenza nazionalista...
Insomma la
prima non ci rappresenta, la seconda è decisamente improponibile. La prima è un "misto di civico e sinistra
italiana"; la seconda è la destra ultranazionalista italiana in persona.
Se scelgo,
accetto una e ripudio l'altra. Se non scelgo, invece, lascio al "misto
civico e sinistra italiana" il 50% di possibilità di vincere, e lascio
alla destra ultranazionalista italiana l'altro 50% di possibilità di vincere. Cinquanta
e cinquanta.
Io
ho deciso di votare perché alla destra ultranazionalista italiana ho deciso di
dare lo zero per cento di possibilità di vincere e governare Nuoro. Ma se tu le
vuoi dare il 50% di possibilità di vincere, sei liberissimo di farlo... ti
basta non fare nulla.
Pier
Franco Devias
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