lunedì 15 febbraio 2021

L’Alitalia deve 7,2 milioni di euro alla Sogaer, che chiede il blocco dei voli.


 

O pagate il debito o da qui non decolla più alcun volo. Dall'ufficio legale della Sogaer è partita una lettera per chiedere il blocco dei voli dell'Alitalia. Una rotta che i vertici della società di gestione dell'aeroporto cagliaritano avrebbero preso dopo che sono risultati vani tutti i tentativi di entrare in possesso di svariati milioni di euro. L'ex compagnia di bandiera, che copre oltre il 90 per cento dei voli a Elmas, deve 7,2 milioni di euro per diritti e tasse aeroportuali. Debiti che la società, in amministrazione straordinaria, non ha nessuna intenzione di saldare. Un passivo destinato ad aumentare giorno dopo giorno, visto che l'Enac ha bocciato la richiesta di fermo degli aerei.

 Il cortocircuito Il credito vantato dalla Sogaer (che in questa fase preferisce non parlare) è maturato per diritti e tasse aeroportuali e per l'assistenza ai passeggeri e agli aerei dell'Alitalia e maturato nel corso di anni. Da quando l'ex compagnia di bandiera, in drammatiche difficoltà economiche, opera sotto il controllo del giudice e di un commissario giudiziale.

 Gli avvocati e i tecnici della società aeroportuale, per cercare almeno di fermare l'emorragia, hanno fatto riferimento all'articolo 802 del Codice della navigazione per chiedere all'Enac (Ente nazionale aviazione civile) il blocco del decollo di ciascun aeromobile sino a quando non viene saldata la spesa giornaliera. Una richiesta che, visto che l'Alitalia è in forte crisi finanziaria, avrebbe potuto bloccare i voli in continuità territoriale.

 Il no dell'Enac. «La società di gestione di Cagliari, Sogaer, il 19 gennaio ha richiesto all'Enac l'applicazione dell'art. 802, 2 comma, del Codice della navigazione a seguito della situazione debitoria che Alitalia ha maturato nei suoi confronti. La Direzione aeroportuale Sardegna ha comunicato al gestore di non poter accogliere la richiesta di applicazione dell'art. 802 ... perché sono inibite azioni esecutive sui beni delle società ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria».

 Una scelta politica, secondo un'analisi più approfondita. In queste situazioni - a parere dei legali dell'Enac - è molto difficile rilasciare un provvedimento in tal senso, anche perché i voli coperti da Alitalia sono tratte sociali e si potrebbe prefigurare l'interruzione di un pubblico servizio, prestato oltretutto in regime di monopolio. Un bivio difficile da superare per la società di gestione dello scalo del capoluogo costretta a mettere a disposizione uomini e mezzi pur sapendo che non si vedrà riconosciuti i servizi e le prestazioni.

 

Andrea Artizzu


Articolo tratto da Unione Sarda del 15 Febbraio 2021

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