venerdì 5 febbraio 2021

Arrestato Giuseppe Valerio Fioravanti, lo stragista dei NAR


 

(05 febbraio 1981) In un covo padovano dei Nuclei Armati Rivoluzionari viene arrestato Valerio Fioravanti, uno dei più sanguinari terroristi della destra armata negli anni di piombo. Poche ore prima era stato protagonista di una sparatoria in cui furono uccisi i carabinieri Enea Codotto e Luigi Maronese.

Giusva (Rovereto, 28 marzo 1958) è un ex esponente del gruppo eversivo Nuclei Armati Rivoluzionari, d'ispirazione neofascista (anche se la propria appartenenza a questa ideologia sarà da lui respinta). Dopo una breve carriera di attore iniziò la militanza politica nel Movimento Sociale Italiano e, intorno alla metà degli anni settanta, decise di abbracciare la lotta armata fondando i NAR, sodalizio con cui sarà protagonista di una stagione di violenze terminata solo con il suo arresto.

Processato e riconosciuto colpevole di diversi reati e dell'omicidio di 93 persone (85 nella strage di Bologna, da lui negata, più altri 8, di cui 4 come esecutore materiale con altri, di cui si assunse la piena responsabilità e colpevolezza), venne condannato, complessivamente, a 8 ergastoli, 134 anni e 8 mesi di reclusione. Dopo 26 anni scontati in prigione, nell'aprile del 2009, è tornato ad essere un uomo libero. Durante il periodo della lotta armata era soprannominato il Tenente.

Fratello maggiore dell'ex terrorista Cristiano Fioravanti, collaboratore di giustizia, dal 1985 è sposato con la terrorista Francesca Mambro, sua compagna sin dagli anni settanta. Nel 1997, assieme allo scrittore Pablo Echaurren e all'attrice Francesca D'Aloja ha scritto un film-documentario sul carcere intitolato Piccoli ergastoli e presentato nella sezione "Eventi speciali" del Festival di Venezia quello stesso anno. In occasione della prima proiezione del film, Fioravanti e la Mambro, hanno goduto di un permesso premio di 10 giorni.

Dagli anni '90 collabora, come beneficiario di un programma di reinserimento di detenuti, con Nessuno tocchi Caino, l'associazione contro la pena di morte legata al Partito Radicale, associazione della quale è dipendente come impiegato.

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