Gli alberghi oltre i 300 metri dalla
battigia potranno aumentare le volumetrie del 50 per cento. È questo, in estrema sintesi, il contenuto dell'articolo 3 del nuovo Piano casa. Dopo l'ennesima maratona, dalle 11 alle 22, Il
Consiglio regionale lo ha approvato
e sempre con i soli voti della maggioranza di centrodestra.
Cosa cambierà? Prima
di tutto, appena la legge entrerà in vigore, gli alberghi stavolta avranno a
disposizione un bonus più generoso rispetto al vecchio Piano. Il bonus era del
30 per cento, diventerà - come scritto - del 50. Per far
cosa. L'extra potrà essere utilizzato fino al
2023 per aumentare il numero di stanze o adeguarle agli standard
internazionali. Oppure «aumentare il numero di stelle con cui ciascun albergo è
classificato» e infine «serviranno a ridurre i costi energetici». Subito dopo,
ecco un'altra: da oggi in poi gli hotel potranno vendere ad altre strutture
turistiche i bonus che non inutilizzeranno purché - si legge - «gli stessi
hotel siano all'interno di un'unica lottizzazione o distanti fra loro non più
300 metri in linea d'aria».
Prima del via libera a questa compravendita,
il confronto in aula è diventato esplosivo. Fino
al punto che, nel dibattito,
Pd e Progressisti hanno denunciato: «Questo assurdo mercato delle volumetrie sfocerà o in una bolla
immobiliare oppure in speculazioni
senza precedenti». Il centrodestra ha tirato dritto, per poi approvare
l'articolo con i suoi soliti dieci voti di vantaggio. Però dopo aver
sottolineato: «Gli stessi bonus potranno essere utilizzati anche dalle
strutture socio-sanitarie». Poi, all'ultimo momento e dopo un emendamento del
Pd, gli extra sono stati concessi anche alle strutture socio-assistenziali,
come le Comunità alloggio.
Gli altri bonus. Sempre gli alberghi oltre i 300 metri dal mare potranno in futuro
aumentare i metri quadri di hall e sale congressi per «garantire il rispetto
della distanza di un metro fra le persone». Oppure chiudere le verande per 240
giorni, quindi ben oltre la stagione estiva, o coprire le piscine senza che «la
struttura incida però sulla volumetria totale». Ultima
novità: i servizi turistici potranno aumentare le cubature del 25 per cento.
Concorrenza sleale. Secondo le opposizioni c'è anche dell'altro: «A causa dell'infinità di bonus edilizi concessi a chiunque - hanno detto
- finirete anche per stravolgere e drogare l'offerta turistica». Perché?
«Perché proprio a causa delle cubature
extra che avete già concesse alle seconde case oltre i 300 metri dal mare,
purtroppo aumenterà a dismisura il mercato nero estivo dei posti letto a
discapito degli alberghi. Chi potrà costruire, finirà per affittare le stanze
ai turisti». Anche su questo rischio la maggioranza non ha risposto e
l'articolo è stato approvato.
Sottotetti e seminterrati. Col Piano casa del centrodestra, sarà possibile inoltre «il recupero e l'uso a fini residenziali delle volumetrie di sottotetti, piani pilotis e seminterrati nei centri urbani e nelle zone turistiche oltre i 300
metri dalla battigia, con la sola
esclusione delle aree a rischio idrogeologico». Al
di là delle questioni tecniche, leggi altezze e cubature minime, gli articoli 4
e 5 hanno scatenato l'ennesimo scontro.
Secondo le opposizioni «il vostro è di
fatto un via libera sconsiderato alla realizzazione di loculi. In alcuni casi
finiranno per essere purtroppo delle trappole mortali». Il centrodestra non ha
fatto passi indietro neanche stavolta e gli articoli sono stati approvati con
un scarto abbondante di voti. Oggi andrà in scena il sesto confronto
consecutivo sul Piano ma con una certezza: non ci saranno bonus dell'ultim'ora
per gli hotel nei 300 metri dal mare.
(ua)
Articolo Unione Sarda del 12.01.2021
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Federico Marini
marini.federico70@gmail.com
skype: federico1970ca
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