lunedì 18 gennaio 2021

Cabras (M5S): «Io alla Lega? Solo calunnie Il premier lavora bene in un periodo terribile»


 

 


Qualcuno lo voleva in fuga dal Movimento 5 stelle, addirittura in direzione Lega. E lui, Pino Cabras, 52 anni, deputato, è stato costretto a smentire sulla sua pagina Facebook. E ad attaccare a muso duro. «Queste voci arrivano dall'interno del Movimento: la calunnia e la delegittimazione denotano un modo barbaro di concepire e fare la politica. Ma il difetto è nella comunicazione».

 In che senso?

«È il costume della comunicazione politica. Ha contagiato tutti i partiti: dare la notizia che vale per 24 ore senza considerare le conseguenze sul lungo periodo. Si pensa all'effetto immediato. Credo sia necessario discutere liberamente e apertamente».

 Significa che nel Movimento non è possibile?

«Non ho detto questo, anche perché queste tattiche sono usate da poche persone».

 Insomma, una minoranza che però intorbida le acque: a che scopo?

«Ho posto delle questioni spinose sul tavolo, tipo la posizione e il ruolo di Vito Crimi. Come capo politico, stando all'incarico ricevuto, il suo tempo sarebbe scaduto, lo dice lo statuto non io. Invece è andato oltre e in questo delicatissimo momento, con la crisi di governo in corso, non ha l'autorevolezza e la legittimazione necessarie».

 Che andrebbero chieste agli iscritti: perché non si fa?

«Non saprei. Ma credo che in ogni caso vada rispettato chi esprime opinioni diverse, vista l'impossibilità di poter far valere il suo dissenso attraverso il voto. La segreteria politica del Movimento, per esempio, dovrebbe chiedere agli iscritti se possono andare avanti».

 Sta dicendo che l'ortodossia non è più apprezzata, perché?

«Vedo un gruppo di persone ripiegate su se stesse, sulle piccole cose di "palazzo", senza una grande apertura sociale e, soprattutto, senza dare voce agli iscritti. Non è un governo caratterizzato dai 5 stelle. Milioni di elettori ci avevano votato per un programma specifico, in particolare perché volevano cambiare e distruggere il sistema europeo dell'Austerity. Nel momento in cui servirebbe una politica economica espansiva noto che in troppi, specie talune classi dirigenti, spingono per un ritorno alle ristrettezze».

 Questioni pentastellate a parte, pensa che il Governo possa trovare una maggioranza e proseguire?

«Non lo so, non ho la sfera di cristallo. È chiaro che la crisi, nel nostro sistema, va portata in Parlamento. Nessuno è autosufficiente e occorrono alleanze».

 Vorrebbe, però, che Conte continuasse.

«Sì, sta lavorando bene nonostante si sia trovato di fronte una situazione terribile. Ha rotto il tabù dell'utilizzo delle risorse pubbliche sforando i parametri di bilancio per andare incontro a chi aveva necessità».

 Eppure potrebbe non bastargli: come vede Mastella salvatore della patria?

«È un politico di lungo corso, un democristiano, in un momento del genere non ritengo sia scandaloso un suo sostegno».

 Ben vengano i Mastella, dunque, e poi?

«Bisognerebbe ascoltare di più la società. A partire dagli studenti. Sono in grande difficoltà, le loro esigenze devono essere in primo piano. Credo che le scuole vadano riaperte, naturalmente in sicurezza. E ascolterei chi lavora nel campo dell'arte e del turismo, settori molto penalizzati».

 

Vito Fiori

-----------------
Federico Marini
skype: federico1970ca
 
Articolo tratto da “La Nuova Sardegna” del 18.01.2021

 

Nessun commento:

Posta un commento