venerdì 15 gennaio 2021

Rosa Luxemburg


 

"Solo estirpando alla radice la consuetudine all'obbedienza e al servilismo, la classe lavoratrice acquisterà la comprensione di una nuova forma di disciplina, l'autodisciplina, originata dal libero consenso." (Rosa Luxemburg)

 (15 Gennaio 1919) Berlino. Rosa Luxemburg viene uccisa, insieme al suo compagno di lotte Karl Liebknecht, dai Freikorps, corpi paramilitari agli ordini del governo socialdemocratico di Frederich Ebert. Cittadina tedesca dal 1897, dopo anni di militanza nel partito socialdemocratico, fonda la “Lega spartachista”, che diventerà il nucleo originario del Partito comunista tedesco. Rivoluzionaria, fuggiasca, la "rosa rossa" dedica tutta la sua esistenza alle lotte per l’emancipazione e i diritti dei lavoratori.

 Ultima di cinque figli, Rosa Luxemburg nacque in Polonia, allora parte dell'Impero russo, nel 1871. I Luxemburg, ebrei come un terzo degli abitanti della città, non avevano particolari contatti con la comunità ebraica. Il padre Eliasz, un ricco commerciante di legname, era stato istruito in Germania, mentre la madre era appassionata della letteratura russa. Nel 1873 la famiglia Luxemburg si trasferì a Varsavia. Poco dopo, Rosa fu colpita da una malattia che la costrinse a zoppicare per il resto della sua vita. Imparò a leggere e scrivere da sola e nel 1884 fu iscritta al Secondo Liceo femminile.

 Proprio in questo anni Rosa aderì a "Proletariat", formazione clandestina di ispirazione socialista e rivoluzionaria; costretta ad abbandonare la Polonia russa per sfuggire a un arresto, studiò economia politica e legge (1889-96) a Zurigo, sostenendo posizioni decisamente internazionaliste. Nel 1898 ottenne la cittadinanza tedesca, grazie al matrimonio di comodo con l'operaio Gustav Lübeck; trasferitasi a Berlino, aderì al partito socialdemocratico, prendendo posizione contro il revisionismo teorico di Bernstein. Dal 1902 al 1904 lavorò alla Gazeta ludowa ("Giornale del popolo") di Poznan;

Dal 1907 al 1914 insegnò economia politica alla scuola di partito di Berlino. Durante la guerra, nonostante lunghi periodi di prigionia, non interruppe gli studi e la stesura dei suoi scritti. Nel 1916 fu tra i fondatori dello Spartakusbund; quindi promosse l'insurrezione spartachista di Berlino del gennaio 1919. Proprio in occasione dell'immigrazione, fu uccisa.

 Nelle sue opere, Rosa Luxemburg sostiene:

a) l'impossibilità di realizzare il socialismo attraverso azioni riformiste destinate comunque a esaurirsi nell'ambito di una società borghese, sostenendo la necessità di sovvertire definitivamente i rapporti sociali esistenti;

b) l'importanza dello sciopero generale, in alternativa alla visione leninista di un partito di rivoluzionari di professione rigidamente strutturato;

c) una forte critica contro la teoria di Marx sulla crisi del capitalismo, indicando nei paesi coloniali e sottosviluppati altrettante riserve per lo sfruttamento capitalistico.

 

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