giovedì 17 giugno 2021

Enti locali, ipotesi referendum


 

Regione e Consiglio alla ricerca di un punto di caduta dopo le impugnazioni delle leggi sugli enti locali e sul Piano casa. Si prova a interloquire con il Governo, a trovare una soluzione prima di arrivare allo scontro di fronte alla Corte Costituzionale. Ieri mattina la commissione Riforme presieduta da Pierluigi Saiu (Lega) ha affrontato il primo nodo e, dietro suggerimento di Roberto Deriu (Pd), ha deciso l'istituzione di una sottocommissione che studi una nuova attuazione dell'articolo 47 dello Statuto sardo, così da far cadere la contestazione contenuta nel ricorso statale sulla mancata consultazione delle popolazioni delle Province attraverso un referendum preventivo. D'altra parte, ha sottolineato lo stesso Saiu, «il governo non ha messo in discussione l'assetto territoriale scelto dalla Sardegna né il numero di Province o Città metropolitane, ma la mancata applicazione del 47 dello Statuto».

 

Il referendum. La sottocommissione potrebbe arrivare alla conclusione prospettata ieri in commissione dall'assessore agli Enti locali Quirico Sanna: il ricorso a un referendum confermativo. In ogni caso, ha detto l'esponente della Giunta Solinas, «mi sto ancora chiedendo come mai, a legislazione invariata, oggi si impugni il provvedimento mentre le leggi sulle Province fatte in passato non sono mai state impugnate». Ovviamente, ha aggiunto, «auspico di coinvolgere la parte dell'opposizione che ha votato questa legge e che ritiene come noi che sia valida e non figlia di nessuno».

 

Una legge che «nasce dalle istanze dei territori, pensiamo alla Gallura dove 26 Consigli comunali all'unanimità hanno deliberato la richiesta della Provincia del nord est». Comunque, se sarà necessario, «faremo valere le nostre ragioni davanti alla Corte Costituzionale». Sempre in prima commissione, il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda ha confermato tutta la sua contrarietà alla legge e ha ipotizzato che «il Governo potrebbe, in un secondo momento, impugnare la legge anche per altri aspetti».

 

La difesa del Piano casa. Di Piano casa si è discusso nel pomeriggio nella commissione Urbanistica presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia). Anche in questo caso è stato ascoltato Quirico Sanna. «Ho già chiarito che la legge è in vigore e deve essere applicata: se è incostituzionale non lo deve stabilire un Soprintendente ma lo dirà, qualora sia così, la Consulta». Ma soprattutto, «la legge deve trovare attuazione perché il Governo, nello stesso atto di impugnazione, non ne ha chiesto la sospensione pur avendone facoltà». Sul punto di caduta possibile, l'assessore ha fatto sapere che la «la Regione è impegnata in interlocuzioni con il Governo per verificare i margini di un accordo che faccia salvo l'impianto del provvedimento, con particolare riferimento alla riqualificazione del tessuto urbanistico esistente ed agli aumenti di volumetria delle strutture turistico ricettive».

 

107 non ancora sul Buras. C'è attesa, intanto, sull'impatto che avrà a Roma la legge sugli staff della Giunta e sulla riorganizzazione della presidenza della Regione. Le opposizioni sono certe che il Governo presenterà ricorso anche contro la 107 che, per il momento, non è stata nemmeno pubblicata sul Buras. «Sono trascorsi 22 giorni dall'approvazione», ha fatto notare il coordinatore regionale di Energie per l'Italia Tore Piana, «come mai una legge che ha avuto una corsia preferenziale anche rispetto all'assestamento di bilancio non è stata ancora pubblicata? Anche per questo sono sempre più insistenti voci romane su una possibile impugnazione».

 

Roberto Murgia

 

 

 

Articolo “Unione Sarda” del 17.06.2021

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Federico Marini

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