Regione e Consiglio alla ricerca di un punto di caduta dopo le impugnazioni delle leggi sugli enti locali e sul Piano casa. Si prova a interloquire con il Governo, a trovare una soluzione prima di arrivare allo scontro di fronte alla Corte Costituzionale. Ieri mattina la commissione Riforme presieduta da Pierluigi Saiu (Lega) ha affrontato il primo nodo e, dietro suggerimento di Roberto Deriu (Pd), ha deciso l'istituzione di una sottocommissione che studi una nuova attuazione dell'articolo 47 dello Statuto sardo, così da far cadere la contestazione contenuta nel ricorso statale sulla mancata consultazione delle popolazioni delle Province attraverso un referendum preventivo. D'altra parte, ha sottolineato lo stesso Saiu, «il governo non ha messo in discussione l'assetto territoriale scelto dalla Sardegna né il numero di Province o Città metropolitane, ma la mancata applicazione del 47 dello Statuto».
Il referendum. La sottocommissione
potrebbe arrivare alla conclusione prospettata ieri in commissione dall'assessore
agli Enti locali Quirico Sanna: il ricorso a
un referendum confermativo. In
ogni caso, ha detto l'esponente della Giunta Solinas, «mi sto ancora chiedendo
come mai, a legislazione invariata, oggi si impugni il provvedimento mentre le leggi
sulle Province fatte in passato non sono mai state impugnate». Ovviamente, ha
aggiunto, «auspico di coinvolgere la parte dell'opposizione che ha votato
questa legge e che ritiene come noi che sia valida e non figlia di nessuno».
Una legge che «nasce dalle istanze dei
territori, pensiamo alla Gallura dove 26 Consigli comunali all'unanimità hanno
deliberato la richiesta della Provincia del nord est». Comunque, se sarà
necessario, «faremo valere le nostre ragioni davanti alla Corte
Costituzionale». Sempre in prima commissione, il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda
ha confermato tutta la sua contrarietà alla legge e ha
ipotizzato che «il Governo potrebbe, in un secondo momento, impugnare la legge
anche per altri aspetti».
La difesa del Piano casa. Di Piano casa si è discusso nel pomeriggio nella commissione Urbanistica
presieduta da Giuseppe Talanas (Forza Italia). Anche in questo caso è stato
ascoltato Quirico Sanna. «Ho già chiarito che la legge è in vigore e deve
essere applicata: se è incostituzionale non lo deve stabilire un Soprintendente
ma lo dirà, qualora sia così, la Consulta». Ma soprattutto, «la legge deve trovare attuazione perché il Governo, nello stesso atto di impugnazione, non ne ha chiesto la sospensione pur avendone
facoltà». Sul punto di caduta possibile,
l'assessore ha fatto sapere che la «la Regione è impegnata in interlocuzioni
con il Governo per verificare i margini di un accordo che faccia salvo
l'impianto del provvedimento, con particolare riferimento alla riqualificazione
del tessuto urbanistico esistente ed agli aumenti di volumetria delle strutture
turistico ricettive».
107 non ancora sul Buras. C'è attesa, intanto, sull'impatto che avrà a
Roma la legge sugli staff della Giunta e sulla riorganizzazione della
presidenza della Regione. Le opposizioni sono certe che il Governo presenterà ricorso
anche contro la 107 che, per il momento, non è stata nemmeno pubblicata sul Buras. «Sono trascorsi 22 giorni dall'approvazione», ha fatto
notare il coordinatore regionale
di Energie per l'Italia Tore Piana, «come mai una legge che ha avuto una corsia preferenziale anche
rispetto all'assestamento di bilancio non è stata ancora pubblicata? Anche per questo sono sempre più insistenti voci romane su una
possibile impugnazione».
Roberto Murgia
Articolo “Unione Sarda” del 17.06.2021
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Federico Marini
skype: federico1970ca
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