Un campanello d'allarme. E tanto basta. I
dodici casi di variante Delta (più un positivo Beta, la nigeriana) sembrano
destinati ad aumentare. Dopo i 12 riscontati nel Sud Sardegna pare
proprio che ce ne
possano essere altri nel Sassarese, sbarcati da un aereo in arrivo dal Regno Unito; la conferma dovrebbe
arrivare a giorni. E tra vedere e non vedere il sindaco
Campus ha prorogato l'ordinanza anti Covid. «Sotto controllo» «La situazione
per il momento è sotto controllo - spiegava ieri Ferdinando Coghe, direttore
del laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologia dell'Aou di
Cagliari - non si tratta di un focolaio significativo. A questo quadro si deve
aggiungere un problema nel nord Sardegna legato a un volo proveniente dal Regno
Unito».
Per ora si sa che un sardo è stato
contagiato da uno straniero che ha portato la variante e un altro si è ammalato
mentre era in Gran Bretagna. Uno
dei due inoltre era vaccinato. Da parte dell'Azienda ospedaliera universitaria un invito alla
massima prudenza: «È chiaro che diventano sempre più importanti e decisivi i controlli effettuati in ingresso - sottolinea Coghe –
soprattutto dai Paesi con focolai o dove c'è incertezza sul quadro epidemiologico. Ma è importante anche il tracciamento dei positivi per ridurre o
azzerare la circolazione del
virus».
Varianti nell'Isola. L'analisi sulla diffusione delle varianti condotta dall'Iss grazie ai
dati forniti dai dieci laboratori regionali di riferimento evidenziava come in
Sardegna, sino a venerdì 11, l'Alfa
(variante inglese) fosse presente ovunque, gamma (Brasliana) nel Sassarese e a Cagliari, la sudafricana solo a Sassari e Delta in provincia di Oristano e a
Cagliari (e solo in altre 17 province d'Italia). Stretta a Sassari Obbligo di mascherina,
anche, all'aperto, in presenza di altre persone; divieto di fumo anche seduti negli
spazi esterni dei locali; divieto di creare assembramenti. Il sindaco di
Sassari, Nanni Campus, ieri ha firmato un'ordinanza che rinnova le prescrizioni
già in vigore. «Dobbiamo fermare subito la diffusione di questa nuova ondata legata
alla variante Delta, che potrebbe
compromettere definitivamente l'economia basata sulla stagione turistica - ha commentato Campus – Deve essere chiaro che resta l'obbligo di
indossare correttamente la mascherina. Un obbligo anche per i vaccinati».
Più letale e contagiosa. A preoccupare è l'alta trasmissibilità, sei
volte più della media, ed il rischio quasi doppio di ospedalizzazione rispetto
alla variante Alfa. Tanto che è già presente in 74 Paesi ed è divenuta la
variante dominante in Scozia, oltre ad essere responsabile del nuovo aumento di casi in Gran Bretagna, mentre in Francia è segnalata
dal 2-4% dei tamponi esaminati.
Vaccini fondamentali. Uno studio dell'Università di Edimburgo dimostra che due dosi del vaccino Pfizer o di quello AstraZeneca riducono il rischio di
infezione e ricovero a causa di questa variante, ma in percentuali diverse: due settimane dopo la seconda dose, il vaccino Pfizer offriva
una protezione del 79% contro il ceppo Delta. Per le due dosi del vaccino AstraZeneca, invece, c'era una protezione del 60%.
«Brutta bestia» «La variante indiana è una brutta bestia, però
non ci preoccupa più di tanto perché abbiamo i vaccini. Se non li avessimo, con
la delta saremmo veramente messi male, con l'infettività e la letalità che ha», ha sottolineato l'immunologo
Sergio Abrignani, componente anche del Comitato tecnico scientifico. Massimo Ciccozzi, membro del
Campus Biomedico di Roma: «Il
monitoraggio la dà all'1%, ma è un dato sottostimato. Per identificarla serve il sequenziamento del
genoma del coronavirus, un'operazione
completa che da noi non viene svolta di frequente».
Sulla stessa linea il virologo Fabrizio
Pregliasco: «Il rischio è che in autunno ci sia un rialzo dei contagi, un colpo
di coda del virus». Nel resto d'Italia La regione più colpita
dalla variante delta resta la Lombardia: finora sono stati rilevati 81 casi, due ad aprile, 70 a maggio e 9 sino al 14 giugno. «La variante
indiana si sta diffondendo molto in Inghilterra e che ha avuto qualche caso in Lombardia e in Sardegna: dobbiamo stare attenti perché si
diffonde più facilmente ed è meno sensibile al vaccino», ha sottolineato il presidente della Lombardia, Attilio Fontana.
Michele Masal
Articolo “La Nuova Sardegna” del 16.06.2021
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Federico Marini
skype: federico1970ca
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