giovedì 17 dicembre 2020

Vaccini: lunedì l'ok Nell'Isola 33mila dosi agli operatori sanitari


 

La data da annotare è lunedì 21 dicembre, giorno in cui è atteso il via libera da parte dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), mentre a stretto giro arriverà anche l'autorizzazione di quella italiana, l'Aifa. Da quel momento il vaccino Pfizer potrà essere consegnato e, a distanza di 24, 72 ore, anche somministrato. Il primo invio destinato all'Italia è di 1,8 milioni di dosi.

 Le dosi per la Sardegna. Alla Sardegna toccheranno 33.800 fiale, serviranno per la prima inoculazione a operatori sanitari e sociosanitari, dipendenti e ospiti di Rsa, volontari. Dichiarando il fabbisogno esatto per queste categorie la Regione aveva indicato 38mila persone ma ieri in conferenza Stato-Regioni il commissario per l'Emergenza Domenico Arcuri ha chiarito alle Regioni che sarebbe stato recapitato il 90% delle fiale richieste, stimando che un 10% non sarà disposto a vaccinarsi. Ecco perché si è passati da 38 a quasi 34mila. Il secondo invio all'Italia, previsto nelle settimane successive, sarà di 2,5 milioni di dosi che serviranno per il richiamo alle categorie prioritarie e per avviare la vaccinazione del resto della popolazione fragile, a partire dagli anziani.

 Prime batterie. Comunque già prima di Capodanno ci saranno le prime batterie limitate di vaccinazioni - forse alcune migliaia, tra categorie simbolo come i sanitari o con testimonial di richiamo - in contemporanea con altri Paesi europei. Qualcosa di simile al V-Day auspicato ieri dalla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen. «Sarebbe bello avere un'unica data dei Paesi Europei. Spero lo si possa fare ai primi di gennaio», ha detto ieri sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, «ma per avere un impatto sulla popolazione bisogna raggiungere una percentuale di vaccinati sufficiente, 10-15 milioni, e contiamo di averli nella primavera inoltrata».

 I consensi. Entro domani, intanto, la Regione dovrà trasmettere il dato esatto su quanti tra gli operatori indicati intendono sottoporsi al vaccino. Alla conferenza Stato-Regioni che ha approvato il Piano di vaccinazioni ha partecipato l'assessore alla Sanità Mario Nieddu. «Supponiamo che ci sarà una percentuale di adesione inferiore rispetto alle 33.800 dosi che ci verranno mandate, quelle che avanzano le utilizzeremo per iniziare a fare la seconda inoculazione». I vaccini dovranno essere conservati in appositi congelatori a -70°C.

 Quanto all'assenso, per il momento sarà trasmesso in modo informale, in attesa che il ministero della Salute elabori un modello di consenso informato. Domani la Regione si limiterà a trasmettere il numero di quelli che hanno detto sì. I dati sulle generalità dei vaccinandi, con indicazioni anche su date e luoghi di somministrazione, confluiranno in una piattaforma digitale unica.

 Polemiche. La Lombardia, epicentro della pandemia, è la Regione che riceverà il numero più consistente di fiale (305mila). Arcuri invierà alle Regioni anche un “libretto di istruzioni” per il vaccino e tutte le indicazioni per la procedura di somministrazione. Ma già ci sono polemiche: la Campania di Vincenzo De Luca lamenta una quota iniziale troppo esigua (135.890 dosi) per una popolazione di quasi 6 milioni di abitanti.

 

Roberto Murgia

 

Articolo tratto da l’Unione Sarda dell’11 Dicembre 2020

 

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Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

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