venerdì 4 dicembre 2020

L'Isola piange 9 morti In Italia sono 933, è la giornata peggiore.


 

 

Giornata nera per la Sardegna e per l'Italia. A poche ore dal nuovo decreto arriva l'ultimo bollettino Covid: l'Isola piange altre nove vittime, l'Italia arriva a quota 933 decessi; il record da inizio pandemia, che la ricolloca tra i Paesi più colpiti al mondo.

 

Tutti i parametri. Il miglioramento sperato non c'è stato. Nell'Isola, secondo i dati dell'Unità di crisi regionale, aumenta tutto: contagi, decessi e ricoveri. Si registrano 538 nuovi casi, 58 dei quali - precisa la Regione - diagnosticati il primo dicembre nella Città metropolitana di Cagliari ma inseriti nell'ultimo monitoraggio. Quest'ultima subisce il maggiore incremento (+151) che portano i casi complessivamente accertati a 4.779; 3.639 (+79) nel Sud Sardegna; 1.835 (+26) a Oristano; 4.240 (+112) a Nuoro e 8.385 (+170) a Sassari.

 

Si arriva così a un totale di 22.878 positivi accertati da inizio pandemia. Le vittime raggiungono quota 462, nove solo ieri. Si tratta di quattro donne e cinque uomini, con un'età compresa tra i 52 anni (una donna di Nulvi) e i 95; quattro residenti nel Sud Sardegna, due nella provincia di Sassari, altrettante nella Città metropolitana di Cagliari e una nella provincia di Oristano.

 

Il tutto a fronte di 4.744 test eseguiti in giornata, che portano a un totale di 384.979 tamponi eseguiti da inizio epidemia. Resta invariato il numero dei pazienti in terapia intensiva, cresce invece il carico nei reparti non intensivi degli ospedali sardi, che fanno registrare 16 nuovi ricoveri rispetto al bollettino di mercoledì. Dato che porta a 593 i pazienti attualmente ospedalizzati. Le persone in isolamento domiciliare sono 13.561; il dato progressivo dei casi positivi comprende 8.111 (+182) pazienti guariti più altri 85 guariti clinicamente.

 

«Possiamo contenerlo» Lasciato alle spalle il 27 marzo, con 969 morti in ventiquattro ore, l'Italia si trova a fare i conti con un nuovo terribile record: 993 decessi per Covid in una sola giornata. Il dato più alto di sempre. La sola Lombardia che piange 347 vittime. «Oggi c'è stato il numero quotidiano massimo di vittime dall'inizio dell'emergenza e risulta che un nostro concittadino ogni 36 è stato contagiato: sono numeri che fanno tremare e che non vanno dimenticati.

 

Ma la curva si sta congelando, il virus è ancora forte ma siamo in grado di contenerlo», commenta il commissario per l'emergenza, Domenico Arcuri. L'ultimo monitoraggio della Gimbe segnala l'aumento di decessi tra il 25 novembre e il 1° dicembre: 5.055 morti rispetto ai 4.842 di quella precedente, un incremento del 9,9 per cento.

 

I dati nazionali. Quasi tremila tamponi positivi in più: passano dai precedenti 20.709 agli attuali 23.225. Stabile al 10,02 per cento l'incidenza dei nuovi casi rispetto ai test delle scorse ventiquattro ore, secondo i numeri forniti dal ministero della Salute. Lombardia, Veneto e Campania si confermano le regioni con l'aumento maggiore di nuovi casi Covid, rispettivamente 3.751, 3.581 e 2.295. Seguono Piemonte (2.230), Lazio (1.769) e l'Emilia Romagna (1.766).

 

Gli attualmente positivi sono 759.982 (-1.248), i guariti e dimessi 846.809 (+23.474). Il totale dei casi è ora di1.664.829. Per la prima volta la tabella del ministero della Salute indica anche il numero di ingressi in Rianimazione: 217. Vanno ad aggiungersi ai dati degli altri reparti: in terapia intensiva sono 3.597, 19 meno di ieri. I ricoverati nei reparti ordinari sono 31.772, in calo di 682 rispetto al giorno precedente.

 

Sara Marci

 

 

Articolo tratto da L’Unione Sarda del 04 Dicembre 2020

 

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Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

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