martedì 8 dicembre 2020

08 Dicembre 1980. A soli 40 anni muore John Lennon. Di Vincenzo Maria D'Ascanio


 

(08 Dicembre 1980) A New York è assassinato John Lennon, ex membro dei Beatles, una delle più famose band nella storia del rock. Dopo lo scioglimento del gruppo, Lennon aveva continuato la carriera da solista e si era dedicato, insieme alla compagna Yoko Ono, all’attivismo politico. L’artista è colpito da cinque colpi di pistola sparati da uno squilibrato, Mark David Chapman, davanti al residence dove viveva (palazzo Dakota), nel cuore di Manhattan.  Dopo aver sparato l’assassino non scappò, ma restò sul luogo del delitto in attesa della polizia.

Prima di essere sparato Lennon aveva in mano i nastri di «Walking On Thin Ice», una canzone scritta da Yoko Ono il cui contenuto (considerazioni sull’imprevedibilità della vita e della morte) suona oggi come un tragico presagio.

 Chapman, fervente cristiano, non poteva tollerare l'affermazione fatta da Lennon nella sua canzone “God”: «Dio è solo un concetto col quale misuriamo il nostro dolore», o quella inserita in “Imagine,” (una delle più popolari canzoni di tutti i tempi) dove il cantante inglese affermava di sperare in un futuro dove non esistessero religioni a mettere gli uomini gli uni contro gli altri.

 L'omicidio avvenne mentre Lennon usciva di casa: Chapman gli strinse la mano e si fece firmare un autografo sulla copertina di Double Fantasy, ultimo album di Lennon. Dunque attese per altre quattro ore. Il custode del Dakota, José Perdomo, ed un tassista che si trovava nei paraggi, notarono lo squilibrato in piedi nell'ombra accanto al portone d'ingresso.

 Pochi secondi dopo il passaggio di Lennon e Yoko Chapman uscì dal suo nascondiglio e sparò cinque colpi in rapida successione con un revolver Charter Arms 38 Special, da una distanza di circa tre metri. Basandosi sulla descrizione dei fatti del detective James Sullivan della NYPD, numerose radio, reti televisive, e giornali riportarono che Chapman, prima di sparare, esclamò «Mr. Lennon!», e poi si accovacciò in posizione di tiro piegando leggermente le ginocchia.

 Gravemente ferito, Lennon venne dichiarato morto all'arrivo al Roosevelt Hospital. Poco tempo dopo, delle stazioni radio locali diffusero la notizia della morte dell'ex Beatles, e una folla di suoi fans si radunò commossa nei pressi del Roosevelt Hospital e davanti al palazzo Dakota. Il corpo di Lennon fu cremato al Ferncliff Cemetery di Hartsdale (New York), due giorni dopo il decesso; le sue ceneri furono consegnate a Yoko Ono, che scelse di non far celebrare nessun funerale.

 Oggi Chapman, che sta scontando l'ergastolo nel penitenziario "Wende Correctional Facility" nello Stato di New York, si dice pentito: "Sono stato un'idiota" ha affermato davanti alla commissione chiamata a decidere sulla libertà condizionata, finora sempre negata. L'uomo ha sottolineato di aver riscoperto la fede religiosa in carcere e di essersi reso conto che si può scegliere tra Cristo e il crimine.

 "All'epoca - si legge nella trascrizione rilasciata dalla commissione - non pensavo ad altri che a me. Mi dispiace di aver causato tanto dolore. Mi dispiace per essere stato un tale idiota e aver scelto la gloria sbagliata." Le parole del suo possibile pentimento non furono credute, dato che la corte gli negò la libertà condizionata. La motivazione del provvedimento era essenziale: Chapman era un pericolo per se stesso e soprattutto per la società, dunque non poteva essere liberato. Il 27 agosto 2020 per l'undicesima volta la commissione giudicante dello stato di New York ha negato a Chapman la libertà  condizionata.

Vincenzo Maria D'Ascanio

Nella foto gli occhiali di Lennon, che sarebbero stati appoggiati da Yoko Ono su un davanzale dopo il tragico evento.

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