sabato 5 dicembre 2020

Stop agli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio, resta il coprifuoco e saranno impossibili anche i cenoni Il Natale dei divieti, festività blindate


 

La novità del nuovo Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm) è il ritorno della scuola in presenza dal 7 gennaio, al 100% per il primo ciclo, al 75% per le superiori. Inizialmente nella bozza del provvedimento inviata alle Regioni era prevista ancora una Didattica a distanza (Dad) al 50% per i licei. La modifica, con l'aumento della quota delle lezioni in classe, è stata introdotta su sollecitazione della ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina. Tramonta dunque l'ipotesi di un ritorno a scuola prima delle festività di Natale. Per il resto, ecco quali sono le altre principali misure del Dpcm che entrerà in vigore da oggi.

 

Spostamenti tra regioni. Sono vietati dal 21 dicembre al 6 gennaio, salvo i casi di lavoro, necessità e salute e per fare ritorno a residenza, domicilio o abitazione. Ci si potrà spostare da una regione all'altra quindi fino al 20 gennaio, tenendo conto delle attuali fasce di colore, il cui sistema viene mantenuto.

 

Spostamenti tra Comuni. Vietati a Natale, il 26 e a Capodanno, salvo i casi di lavoro, necessità e salute o il rientro a residenza, domicilio o abitazione. Seconda casa. Si può raggiungere se si trova nella stessa Regione, tranne che il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio, quando saranno vietati anche gli spostamenti al di fuori del proprio comune.

 

Shopping. Fino all'Epifania i negozi resteranno aperti tutti i giorni fino alle ore 21 per diluire la presenza di acquirenti in più ore della giornata. Per quanto riguarda, invece, i centri commerciali resteranno invece chiusi durante i fine settimana.

 

Ristoranti. Saranno sempre aperti a pranzo, anche a Natale, Santo Stefano, a Capodanno e alla Befana, ma al tavolo non potranno sedere più di quattro persone. Restano la consegna a domicilio e l'asporto fino alle 22. I bar e gli altri locali di somministrazione saranno aperti dalle 5 fino alle 18, ma questo solo nelle zone gialle.

 

Pranzo e cena di Natale. Il decreto raccomanda di festeggiare solo con familiari conviventi e non è stato indicato un numero massimo di commensali. Coprifuoco. Resta in vigore per tutte le festività il divieto di uscire senza giustificato motivo dalle 22 alle 5 del mattino seguente.

 

Capodanno. I divieti si fanno ancora più stringenti. Il 1 gennaio, infatti, il coprifuoco durerà fino alle 7 del mattino e non fino alle 5. Alberghi. Gli hotel potranno restare aperti, ma i ristoranti all'interno delle strutture saranno chiusi la sera di Capodanno. Sarà possibile trascorrere il veglione solo in camera, ordinando la cena.

 

Sci. Gli impianti sciistici resteranno chiusi fino al 6 gennaio. Gli amanti della neve potranno tornare a sciare dal 7. Crociere . I viaggi sulle navi da crociera sono sospesi dal 21 dicembre al 6 gennaio. Viaggi . Dopo un viaggio all'estero resta la quarantena di 14 giorni al ritorno, dai Paesi per i quali è prevista.

 

Messe. Le funzioni religiose della notte del 24 dicembre saranno svolte in orario da permettere ai fedeli di tornare a casa prima del coprifuoco. Inoltre verranno celebrate più messe a Natale per diluire la presenza di fedeli ed evitare assembramenti. Sport. Fino al 15 gennaio si potranno disputare solo incontri e gare di «alto livello». L'attività sportiva e motoria individuale resta permessa, mantenendo la distanza. Cinema e teatri . Resteranno chiusi per tutte le festività.

 

Luca Lavio 

 Articolo tratto da L’a Nuova Sardegna del 04 Dicembre 2020

 

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Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

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