venerdì 23 aprile 2021

SARDARA - «Ci dimettiamo per rispetto»


 

Si chiude un'era all'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari. In carica dal 29 dicembre 2014, Giorgio Sorrentino si è dimesso da direttore generale ieri, nel giorno del suo sessantaseisimo compleanno. «Avremmo preferito, ovviamente, concludere il mandato in altro modo, ma il rispetto e la lealtà nei confronti dell'istituzione, ci impone di farlo oggi», scrive in una lettera ai colleghi dell'AoU, firmata anche dalle direttrici amministrativa e sanitaria – anche loro dimissionarie – Roberta Manutza e Paola Racugno.

 

«Lealtà e rispetto». «Lealtà e rispetto», precisa Sorrentino, «che ci ha sempre guidato in ogni nostra azione». La bufera è scoppiata il 7 aprile, quando i vertici dell'azienda hanno partecipato al pranzo delle polemiche di Sardara, in zona arancione e con le restrizioni del caso. Il banchetto proibito che tre giorni fa ha fatto scattare il procedimento disciplinare con l'invio di lettere dalla direzione generale dell'assessorato al Personale ai dirigenti e funzionari che erano presenti.

 

«Mi dispiace, sinceramente ritenevo si trattasse di un incontro che riguardasse più direttamente la mia azienda e per questo ho portato lo staff. È stata una leggerezza», ha subito dichiarato e poi confermato in Procura Giorgio Sorrentino quando è stato interrogato come persona informata sui fatti. Ieri ha lasciato e tornerà a fare il dirigente unico normale, il medico semplice nella struttura Programmazione e controllo guidata da Luigi Minerba. Quello che faceva prima del 2014.

 

La lettera. La lettera ai colleghi inizia così: «Abbiamo rassegnato le dimissioni per senso delle istituzioni e amore dell'azienda. Una decisione non facile e neppure semplice, ma lo facciamo con spirito libero e con senso di profonda gratitudine per l'Azienda ospedaliero-universitaria e per ciascuno di voi: i rettori che si sono succeduti, medici, infermieri, oss, tecnici, amministrativi, dirigenti, collaboratori, specializzandi, studenti, fornitori, Rls e Organizzazioni sindacali». Grazie, in particolare, «per questi anni insieme e per il lavoro intenso che ha portato l'Aou di Cagliari a raggiungere risultati importanti».

 

Tra gli altri: «La forte espansione del Policlinico Duilio Casula con l'apertura del Pronto Soccorso e il trasferimento dal San Giovanni di Dio di diversi reparti, con la progressiva trasformazione dell'ospedale Civile in quello che abbiamo chiamato "Ospedale di giorno"». Per non parlare «di quest'anno di emergenza dove insieme abbiamo affrontato il Covid, con molte difficoltà ma con un grandissimo spirito di servizio. Lo dimostra l'impegno formidabile che avete e abbiamo messo nell'organizzazione del piano vaccinale». Infine un apprezzamento forte per <>.

 

La polemica. Tutto questo però non è bastato a convincere i vertici AoU a "resistere". D'altra parte il presidente della Regione era stato chiaro da subito lasciando trapelare di reputare «inconciliabile la permanenza in qualunque ruolo o incarico regionale di chi abbia violato le norme di contenimento della pandemia sulle quali i pubblici ufficiali o coloro che sono incaricati di pubblico servizio devono per primi dare il buon esempio».

 

Ieri anche l'assessore agli Enti locali Quirico Sanna si è espresso in proposito, ma nel contesto della polemica politica con l'opposizione: «Se uno è nominato ha il dovere, qualora abbia commesso un errore grave, di dimettersi», ha scritto su Facebook, «ma se uno è eletto il giudizio lo può dare solo il popolo con il proprio voto. Lo dico perché c'è gente che pensa che dopo una sonora sconfitta si possa rifare con le dimissioni di chi lo ha umiliato alle elezioni: diciamo che costui o costoro, dovranno aspettare altri 54 mesi».

 

Intanto il sindacato Usb lavoro privato ha scritto alla Fondazione Teatro lirico di Cagliari, al sovrintendente, al presidente e a tutti i consiglieri del Cdi, al direttore amministrativo e ai revisori dei conti per chiedere di rimuovere con urgenza il direttore artistico Luigi Puddu dal suo incarico: <>. Anche Puddu era al pranzo di Sardara.

 

Roberto Murgia

 

Articolo “Unione Sarda” del 23.04.2021

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Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

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