lunedì 26 aprile 2021

Assalto al Poetto, è polemica


 


In bicicletta, sullo skate, sui pattini o di corsa. Altro che zona rossa, divieti e multe, ieri migliaia di persone hanno preso d'assalto il lungomare Poetto – da Cagliari a Quartu – per godersi la splendida giornata di sole. La brezza e la temperatura mite hanno fatto da cornice a quest'angolo di paradiso unico in Sardegna, soprattutto perché a due passi dalla città. Dalla prima fermata al Margine Rosso un unico serpentone di persone con la voglia di mettere da parte l'angoscia di un periodo da dimenticare al più presto.

 

Invasione anche alla spiaggia di Calamosca. Con la consapevolezza che stare all'aria aperta, con mascherine e giusto distanziamento, può essere un momento di svago del quale accontentarsi. Per il momento. Polizia, Carabinieri e Polizia municipale hanno eseguito i controlli di routine, intervenendo solo nei casi più pericolosi per la salute. Comunque, ha prevalso il buon senso e non sono stati registrati particolari episodi di intolleranza. È stato sufficiente un richiamo per ricordare a qualche incauto che siamo ancora in zona rossa.

 

No alla Militarizzazione. Il sindaco di Quartu Graziano Milia è un frequentatore abituale del Poetto, soprattutto quella parte che ricade sotto la giurisdizione del suo Comune. «C'era tanta gente, com'è normale in queste giornate di primavera, ma non ho visto particolari situazioni di pericolo o emergenza, almeno nel tratto che va dalla Bussola al Margine Rosso». Per il primo cittadino il momento è di alta tensione. «La gente è molto stanca e in giornate così belle cerca un po' di svago».

 

Ma siamo in zona rossa. «Meglio che si incontrino al Poetto che in altre parti, magari al chiuso. Anche gli epidemiologi spiegano che all'aperto, in un'area molto ventilata, con il giusto distanziamento e la mascherina i rischi di contagio sono nettamente più bassi che in un posto al chiuso o ammassati in una via dello shopping». Come sono andati i controlli? «I vigili urbani hanno fatto il loro lavoro. Ma niente linea dura. Deve prevalere il buon senso da parte di entrambi. E poi – aggiunge Milia – non è certo pensabile di militarizzare il Poetto. Farlo significherebbe mettere in campo uno spiegamento di Polizia e Carabinieri che non è neanche immaginabile». Un invito a stare all'aria aperta? «Io e il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu abbiamo deciso di lasciare aperti i parchi pubblici. Il concetto è chiaro, lo ribadisco: più si sta all'aria aperta meno rischi di contagio c'è».

 

Non esasperare gli animi Carlo Tack è l'assessore delle politiche della sicurezza del Comune di Cagliari. «Mi rendo conto che le regole relative alla zona rossa avrebbero imposto maggiore sicurezza, ma c'è la necessità da parte delle persone di stare all'aria aperta, di concedersi un po' di svago, almeno la domenica con queste belle giornate».

 

I divieti sono precisi. «Gli assembramenti nei luoghi chiusi vanno evitati. Il tema è delicato – aggiunge l'assessore Tack – non posso certo incitare alla violazione delle norme, ma è altrettanto difficile pretendere un loro rispetto militare. C'è il serio rischio di esasperare ancora di più gli animi e ottenere il risultato opposto: una sfida alla legge». (a. a.)

 

Articolo “Unione Sarda” del 26.04.2021

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Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

 

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