martedì 20 aprile 2021

Inchiesta sulle dosi agli amici, si apre un caso istituzionale


 


L'inchiesta Saltafila adesso diventa un caso istituzionale. Da un lato il procuratore di Oristano Ezio Domenico Basso conferma che tra le cinquanta vaccinazioni anomale ci sono anche ufficiali e dirigenti di polizia. Dall'altro le forze dell'ordine ribadiscono di aver seguito le direttive delle circolari interne ai vari dipartimenti. La questione è più che mai delicata e l'indagine è appena gli inizi, numerosi aspetti sono ancora tutti da chiarire tant'è che non ci sono contestazioni nei loro confronti.

 

Le anomalie. Nei registri dei vaccinati, finiti sotto la lente dei Nas di Cagliari, ci sono anche Giusy Stellino, ex questore di Oristano ora in servizio a Ravenna; Pino Scrivo, vice questore aggiunto e dirigente della polizia amministrativa; Andrea Taurasi, colonnello e comandante provinciale della Guardia di finanza. Ma anche altri esponenti delle forze dell'ordine.

 

Secondo gli inquirenti, sarebbero stati vaccinati con Pfizer e non con AstraZeneca e qualcuno avrebbe fatto somministrare la dose anti Covid anche ai familiari. Nessuno è indagato, alcuni si sono già confrontati con la comandante dei Nas Nadia Gioviale per chiarire vari aspetti. E nei prossimi giorni dovrebbero essere convocati gli altri.

 

Gli accertamenti. Le verifiche sono in corso, devono essere acquisiti ulteriori atti e poi si dovranno incrociare tutti i dati. Un lavoro molto delicato che punta alla fase iniziale della campagna vaccinale, quella compresa tra febbraio e marzo scorsi quando in base alle direttive le dosi Pfizer sarebbero dovute essere destinate al personale socio-sanitario, a quello delle residenze sanitarie e agli ultraottantenni. Mentre per le forze dell'ordine era previsto il vaccino AstraZeneca. Quella fase in cui, come nei giorni scorsi ha chiarito Efisio Trincas (medico del poliambulatorio di Oristano, anche lui all'attenzione dei Nas), non c'erano protocolli chiari né esistevano liste di riserva ma era raccomandato solo di non sprecare le dosi perché i vaccini erano pochi.

 

In quest'ottica andrebbero lette quelle somministrazioni che invece per la Procura sono sospette. Ma ci sono molte incognite e infatti vengono vagliate attentamente anche le varie certificazioni sulle condizioni di salute e i moduli compilati al momento della somministrazione. Inoltre si dovrà valutare il grado di consapevolezza delle persone vaccinate: sapevano che facendo il vaccino in quel preciso momento lo stavano sottraendo a chi ne aveva diritto?

 

Le reazioni. Gli esponenti delle forze dell'ordine coinvolti preferiscono non commentare in attesa di poter chiarire l'intera vicenda. «Io so solo che si stanno svolgendo accertamenti» spiega il comandante Taurasi. Tutti raccomandano cautela, l'attuale questore Giuseppe Giardina ribadisce: «C'è un'indagine in corso, aspettiamo». Di certo per disciplinare le vaccinazioni tra le forze dell'ordine esistono specifiche circolari interne che, secondo i diretti interessati, sono state seguite.

 

L'indagine. Sono indagati 12 medici e 4 infermiere del poliambulatorio. Ieri intanto è stato presentato un esposto da un paziente fragile, ex finanziere ancora in attesa di un vaccino.

 

Valeria Pinna

 

Articolo “Unione Sarda” del 21.04.2021

-----------------

Federico Marini

marini.federico70@gmail.com

skype: federico1970ca

Nessun commento:

Posta un commento