Oggi
vorrei raccontarvi due esplorazioni , fatte all'incirca un mesetto e mezzo fa,
prima che arrivasse il freddo. Questa volta si tratta di due siti del periodo
chiamato in Sardegna prenuragico. Il primo sito è
costituito da una necropoli composta da cinque tombe/sepolture, chiamate domus
de janas di Maria Frunza, e la domu de janas Janna Bentosa. Entrambi i
siti si trovano immersi nel verde a poca distanza da Nuoro.
La
prima necropoli, Maria Frunza, è composta da 5 tombe scolpite nel granito, la Domus numero uno si trova percorrendo una decina di
minuti a piedi su un sentiero immerso in un bellissimo bosco, la si incontra
sulla sinistra ed è costituita da un portello ben lavorato, da li si accede ad
una camera dove si può vedere un altro portello a metà altezza che porta ad una
seconda camera, la particolarità sta soprattutto in questo portello, oltre alla
lavorazione classica, c'è una cornice attorno alla cornice, incisa in
profondità, si ingrossa salendo verso l'alto.
Visitata
questa tomba, procediamo nella nostra esplorazione avviandoci in un sentiero in
salita che porta, piano piano, verso un costone dove si
possono visitare le altre 4 tombe, poco distanti le une dalle altre. La seconda che incontriamo è la più grande, possiamo
trovare dei gradini probabilmente fatti in tempi più recenti, la tomba è
composta da più camere, la cella centrale è molto ampia e al suo interno si
trova un bellissimo pilastro. Ho letto che fu utilizzata come rifugio durante
la seconda guerra mondiale.
Proseguendo su un sentiero molto ripido si trovano la terza e la
quarta domus,
la terza è costituito da un portello e da una piccola cella che sembrerebbe
incompleta, la quarta ha un bellissimo portello ben lavorato costituito da due
celle, infine troviamo la quinta, costituita
dall'anticella e parte della cella e copertura crollata , all’interno è
possibile rivedere ancora bellissimi segni di ocra rossa.
La
Domus de janas Janna Bentosa si trova all’incirca
ad un km dalla prima, è facilmente raggiungibile, e costituiti da un dromos
megalitico, da una ampia anticella e due celle laterali scavate ad un metro dal
pavimento, con cornici ben scolpite in rilievo, una delle coperture di una
delle due celle laterali é per metà crollata, ho letto che al centro della
camera principale si trovava un focolare, purtroppo oggi non visibile, dentro le pareti della tomba si possono trovare molte tracce
di intonaco e ocra, su questa tomba mi è venuto un dubbio, che
all'inizio l'entrata fosse a destra, poi con il tempo rielaborata e
amplificata.
Le
tombe sono ricche di coppelle, qualche gradino, ocra e intonaco, l'ocra rosso simboleggiava la rinascita. Nonostante in
Sardegna censite ci siamo 3500 domus, ognuna di loro ha la grande capacità di
sorprendermi, per l'accuratezza, i dettagli il grande lavoro per poterle
realizzare, dalla più piccola a quelle più complesse, mi
fa ammirare questo popolo così socialmente complesso, che nutriva tanto
interesse e rispetto per i propri cari.
(Le
più antiche domus de janas ufficialmente vengono datate intorno al 4200 a.C, ma
da poco ho appreso una retrodatazione 4600 a.C.).
Necropoli
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Di Natalia Guiso
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